|
adsp napoli 1
25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2

Venezia pensa alle bio-alghe per alimentare il suo porto

Venezia Agricoltura sperimenterà per cinque anni un impianto per la produzione di biocombustibili. Se il test avrà successo si procederà con una centrale a biomasse da installare nel porto. Secondo l'Ap potrà alimentare tutto lo scalo


E' stato sottoscritto un accordo per la realizzazione del progetto pilota su scala industriale per la produzione di energia elettrica dalle alghe della laguna veneziana. Lo hanno siglato Veneto Agricoltura, l'azienda della Regione Veneto per i settori agricolo, forestale agroalimentare, eNave Srl, società di scopo partecipata al 51% da Apv Investimenti Spa (controllata dell'Autorità Portuale di Venezia) e al 49% da Enalg Spa, e con la partecipazione della stessa Enalg, società detentrice del brevetto industriale.
Veneto Agricoltura ha dato la propria disponibilità ad installare per cinque anni presso il proprio sito di acquacoltura sperimentale a Pellestrina (Venezia) l'impianto pilota per la creazione di biocombustibili (Blue Petroleum). L'impianto, che nella sua versione ridotta potrà produrre 0.5 MW di energia, dovrà essere testato in laguna per valutare la resa della mini centrale nell'arco dell'anno in base al clima veneziano. Una volta sperimentata la capacita riproduttiva delle alghe - quindi la capacità di produzione di energia - si procederà al dimensionamento della centrale a biomasse vera e propria. L'impianto, una volta esteso - ha spiegato l'Autorità Portuale di Venezia - sarà in grado di fornire tutta l'energia necessaria per le esigenze del porto di domani.
«L'obiettivo - ha detto il presidente dell'ente portuale, Paolo Costa - è realizzare una centrale di circa 40/50 megawatt. Il porto di Venezia oggi consuma circa sette megawatt, questo progetto ci consente, unitamente ai progetti legati alle altre fonti rinnovabili fra cui spicca il cold ironing (elettrificazione delle banchine da terra), di fare un grande passo in avanti verso l'autosufficienza energetica del porto di Venezia anche in relazione ai progetti di sviluppo futuri».