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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Eventi

Venezia, è in corso il Motorways of the seas

Un convegno dedicato alle autostrade del mare che finisce oggi. Temi: LNG, TEN-T e finanziamenti per il corridoio adriatico


di Alessandra De Nardo 
 
Tra ieri e oggi Venezia è la sede del convegno Motorways of the Sea (MoS), evento di calibro comunitario per i professionisti, gli accademici e tutte le personalità istituzionali interessate al settore marittimo. 

Il convegno è composto da quattro sessioni (ambiente, trasporti, sicurezza e logistica) con presentazioni di relatori quali Jose Anselmo, rappresentante della Commissione Europea, ed Enrico Pujia, direttore generale del ministero dei Trasporti Marittimi e vie d'acque interne.

Sono stati e saranno discussi diversi argomenti, tra questi l'impiego del gas naturale liquefatto (LNG) nel Mediterraneo; il fondo comunitario per le reti transeuropee di trasporto (TEN-T) - che tra le altre cose ha finanziato il WiderMos, Trainmos 2, Costa Poseidon II East-Med, MONALISA 2.0 - ; i progetti infrastrutturali per il porto di Venezia e più in generale per il NAPA (Venezia, Trieste, Capodistria in Slovenia e Fiume in Croazia). Nell'ultima programmazione 2007-2013 il programma TEN-T ha cofinanziato 55 progetti per lo sviluppo delle autostrade del mare in Europa, per un totale di 450 milioni di euro di contributi che hanno a loro volta generato investimenti nei porti europei per oltre 2 miliardi di euro.
 
«Nel 2002 l'export extra-UE era pari al 44% del commercio intra-UE - afferma Paolo Costa, presidente dell'Autorità portuale di Venezia - percentuale che è aumentata all'88% nel 2013 e che supererà il 100% entro una decina di anni. Forse anche prima, perchè il commercio internazionale continuerà a crescere più del GDP mondiale, più di quattro volte il livello attuale entro il 2050. E siccome l'85% del commercio internazionale si muove via mare, la pressione sul trasporto marittimo e sui porti sarà eccezionale. Tema che l'Ue dovrebbe affrettarsi ad affrontare in modo più deciso per evitare di autoemarginarsi dalla scena globale. Il che significa, in termini di politica TEN-T, concentrarsi su porti e aeroporti almeno tanto quanto ci si sta occupando di ferrovie, strade e navigazione interna». Per Costa «occorre che la politica europea delle autostrade del mare non distingua più origini/destinazioni tra Stati membri e non. L'"Unione mediterranea delle autostrade del mare" deve, per esempio, diventare un obiettivo prioritario di politica europea». 
 
«Il futuro si gioca tra il 2014 e il 2020 - afferma Pujia - dobbiamo essere pronti a giocare quel ruolo strategico che il nostro paese ha nel Mediterraneo. Stiamo definendo il piano nazionale dei porti e della logistica ma dobbiamo anche puntare alla creazione di nuove rotte con il Nord Africa. Alcuni paesi ora vivono un periodo di instabilità politica ma è anche vero che molti hanno un PIL elevato e potranno contribuire ad aumentare lo scambio commerciale con l'Italia e l'Europa. Per questo dobbiamo essere preparati a cogliere ogni segnale di stabilità e crescita».
 
L'evento di Venezia è stato promosso dalla direzione generale della Commissione europea (DG-MOVE) attraverso il coordinatore europeo delle autostrade del mare Brian Simpson, con il sostegno dell'Autorità portuale di Venezia.