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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Università Parthenope e Marina analizzano il Tirreno

Partito da Napoli un progetto di monitoraggio con la sistemazione di rilevatori ad oltre tremila metri di profondità


L'Università Parthenope di Napoli e la Marina Militare stanno sviluppando un progetto per monitorare le correnti e la qualità chimico-fisiche delle acque a grande profondità nel Mar Tirreno. Le attività sono cominciate nei giorni scorsi quando il Cacciamine Milazzo è partito dal capoluogo campano con a bordo un team di ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'ateneo. Dalla nave sono state calate, nel centro del Tirreno, a circa 3.350 metri di profondità, alcune sofisticate apparecchiature, tra cui un "correntometro" che misura la direzione e l'intensità della corrente marine profonde. La ricerca è sviluppata dalla Marina e dalla Parthenope nell'ambito del progetto Bandiera "Ritmare", finanziato dal Miur. Fra circa un anno si procederà al recupero dei dati memorizzati sulle correnti e sulle qualità chimico-fisiche delle acque. Queste informazioni hanno un'importante valenza climatica e si inseriscono in un più ampio progetto di monitoraggio di tutto il bacino coordinato dalla Commissione Internazionale per l'Esplorazione del Mediterraneo (Ciesm).