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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Ue, tolleranza zero per frodi su emissioni

Dopo il caso Volkswagen, la Commissione Europea invita le autorità nazionali a garantire che le norme sugli scarichi inquinanti siano scrupolosamente rispettate


In seguito alle rivelazioni sul fatto che la casa automobilistica Volkswagen ha usato un impianto di manipolazione per aggirare le norme sulle emissioni di alcuni inquinanti atmosferici, la Commissione invita le autorità nazionali a esaminare le implicazioni per i veicoli venduti in Europa e a garantire che le norme Ue sulle emissioni inquinanti siano scrupolosamente rispettate.


"Il nostro messaggio è chiaro", ha dichiarato la commissaria Elżbieta Bieńkowska, responsabile per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le Pmi: "Tolleranza zero in materia di frodi e rispetto rigoroso delle norme dell'Ue. Abbiamo bisogno di totale trasparenza e di prove solide per la rilevazione delle emissioni inquinanti".


La Commissione invita tutti gli Stati membri a svolgere le indagini necessarie a livello nazionale e a riferirne i risultati. "Abbiamo bisogno di avere un quadro completo di quanti veicoli certificati nell'Ue sono stati dotati di impianti di manipolazione vietati dal regolamento Euro 5/6 n. 715/2007/CE – ha aggiunto la commissaria -. Discuteremo la questione in dettaglio con le autorità nazionali di omologazione nei prossimi giorni".


Guardando al futuro, la Commissione conta sul fatto che gli Stati membri si accordino rapidamente sulle misure definitive necessarie affinché la misurazione delle emissioni di inquinanti atmosferici utilizzate per omologare i veicoli riflettano emissioni in condizioni reali di guida e non possano essere falsate da applicazioni fraudolente.


"La nuova procedura di prova delle emissioni reali di guida (RDE) – ha spiegato la Bieńkowska - sarà introdotta all'inizio del 2016, completando l'attuale test di laboratorio. Ma abbiamo ancora bisogno di trovare un accordo sul metodo di omologazione in caso di divergenze di grande entità tra i risultati di laboratorio e i test sulle emissioni inquinanti in condizioni reali di guida. L'accordo su questo pacchetto, oltre alle procedure di prova RDE già adottate – ha concluso la commissaria europea - consentirà all'Ue di avere un sistema di analisi delle emissioni reali di guida".