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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Ue, 195 progetti per trasporti e occupazione

È il nuovo piano per le infrastrutture della Commissione. Sarà finanziato con 6,7 miliardi di euro, che salgono a 9,6 con i privati. L'obiettivo è digitalizzare e decarbonizzare


La Commissione europea ha presentato un elenco di 195 progetti nel settore dei trasporti cui sarà assegnato un finanziamento di 6,7 miliardi di euro a titolo del meccanismo per collegare l'Europa (Cef). Secondo le previsioni questo investimento consentirà di sbloccare ulteriori cofinanziamenti pubblici e privati per un importo complessivo di 9,6 miliardi. I progetti selezionati contribuiranno in misura significativa alla digitalizzazione e alla decarbonizzazione dei trasporti, in linea con il più ampio programma politico della Commissione per stimolare la crescita e favorire l'occupazione. Gli Stati membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione (Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia) hanno ricevuto quasi l'85% dei finanziamenti, il che contribuirà a colmare le disparità a livello di infrastrutture in tutta l'Ue.


I progetti selezionati sono situati per la maggior parte sulle reti transeuropee centrali dei trasporti (Ten-T). Tra i progetti beneficiari si annoverano iniziative faro quali il ripristino della tratta ferroviaria Brasov-Sighisoara in Romania, il collegamento ferroviario Aveiro-Vilar Formoso in Portogallo, lo sviluppo della linea ferroviaria a scartamento standard lungo il corridoio Baltico, l'attuazione del programma di realizzazione SESAR e l'ammodernamento della linea ferroviaria E30 (sezione Zabrze - Katowice - Cracovia) in Polonia.


Lanciato nel novembre 2015, il secondo invito a presentare proposte del Cef ha ottenuto 406 proposte di progetti ammissibili a ricevere un finanziamento. Le richieste di finanziamento Ue, per un totale di 12,49 miliardi di euro, hanno largamente superato la disponibilità di fondi, il che ha permesso alla Commissione di selezionare i progetti con il maggiore valore aggiunto europeo e di assicurare nel contempo una distribuzione equa sotto il profilo geografico e delle modalità di trasporto. Per gli Stati membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione sono stati accantonati 5,6 miliardi di euro. Durante il processo di selezione è stato anche valutato il contributo da destinare ad altre azioni prioritarie della Commissione, quali l'Unione dell'energia e il Mercato unico digitale.


Il contributo finanziario dell'Ue è costituito da sovvenzioni intese a coprire tra il 20% e il 50% dei costi ammissibili, a seconda del tipo di progetto. Per quanto concerne i progetti presentati nell'ambito del Fondo di coesione, i tassi massimi di cofinanziamento possono raggiungere l'85% dei costi ammissibili.


Prossime tappe
La proposta di decisione di finanziamento deve essere ora approvata formalmente dal comitato di coordinamento del meccanismo per collegare l'Europa, che si riunirà l'8 luglio 2016, mentre l'adozione della decisione da parte della Commissione è prevista per la fine di luglio 2016. Successivamente l'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti (Inea) redigerà le singole convenzioni di sovvenzione che saranno firmate dall'Inea stessa e dai beneficiari dei progetti nella seconda metà del 2016.


Contesto
Nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa (Cef) saranno resi disponibili 24,05 miliardi di euro provenienti dal bilancio Ue 2014-2020 per cofinanziare progetti Ten-T negli Stati membri dell'Ue. Di questo importo, 11,305 miliardi saranno disponibili per progetti negli Stati membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione. I programmi di lavoro annuali e pluriennali specificano le varie priorità e l'importo totale del sostegno finanziario da impegnare per ciascuna priorità in un determinato anno. Il 2014 è stato il primo anno di programmazione nell'ambito del Cef. Insieme al Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) e ai Fondi strutturali e d'investimento europei (fondi Sie), il Cef svolge un ruolo rilevante per colmare la carenza di investimenti in Europa, una delle massime priorità della Commissione.