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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

Ucina, per la nautica primi segnali di ripresa

I lievi progressi sono interamente determinati dall'export, ma risultano incoraggianti se confrontati con il periodo nero tra il 2008 e il 2011


Il settore della nautica arresta la caduta libera degli ultimi anni e si avvia ad una (per ora) timida ripresa. I segnali positivi sono stati rilevati da Ucina Confindustria Nautica e sono disponibili sulla nuova edizione della "Nautica in Cifre", lavoro di ricerca sull'andamento del mercato e della cantieristica italiana per il diporto. Il fatturato 2014 dell'industria nautica si attesta a 2,5 miliardi di euro, con una crescita del 2,1% rispetto al 2013. La migliore performance (+3,1%) è registrata dal settore degli accessori, mentre cresce anche l'occupazione dell'1%. Il trend positivo è confermato dai dati del leasing nautico forniti da Assilea, che dichiarano un incremento del 15,4% nel 2014 rispetto all'anno precedente e un aumento del 30% nel primo trimestre dell'anno in corso.

L'analisi
"La produzione nautica - ha spiegato Stefano Pagani Isnardi dell'Ufficio Studi di Ucina - mostra segnali di ripresa, per il momento interamente determinati dall'export. La cantieristica, settore trainante della produzione, nel 2014 ha segnato un incremento del 1,9% rispetto al 2013. La crescita del settore deriva dall'aumento del 2,7% delle esportazioni, mentre il mercato nazionale (produzione italiana vendute in Italia più le importazioni) è sceso del 6,2%". Come dicevamo, la ripresa per il momento è di lieve entità. Ma è comunque incoraggiante se confrontata con il periodo nero vissuto dal settore tra il 2008 e il 2011 con un calo epocale del fatturato intorno all'80%. "Quelli relativi alla nautica italiana – ha detto il presidente di Ucina, Carla Demaria - sono dati confortanti che arrivano dopo anni molto difficili e durante il primo trimestre del 2015 sono in ulteriore miglioramento. Riprendiamo fiducia nel futuro".