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29 marzo 2024, Aggiornato alle 14,33
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"Troppa politica, poca impresa". Gallozzi lascia Confindustria

Il gruppo campano abbandona il distaccamento territoriale dell'associazione. Il presidente: "Impossibile accedere alle cariche confederali"


«Dopo attenta ed approfondita valutazione ho deciso di ritirare tutte le aziende di Gallozzi Group SpA da Confindustria Salerno. Naturalmente, non ho alcuna intenzione di rinnegare il mio percorso associativo nel quale ho profuso, nei quattro anni della mia presidenza, ogni energia, raccogliendo numerose soddisfazioni e non pochi attestati di stima». Con questa dichiarazione del presidente Agostino Gallozzi, contenuta in un comunicato diramato dall'azienda, il gruppo Gallozzi esce dalla Confederazione Generale dell'Industria Italiana.
«La mia decisione è ulteriormente rafforzata dall'incredibile e sconcertante iniziativa del Collegio Nazionale dei Probiviri di Confindustria che ha disposto per il sottoscritto l'impossibilità di accedere per i prossimi cinque anni a cariche confederali» spiega il presidente. Gallozzi non lesina stoccate all'organismo confederale: «Una sola considerazione finale: ha fatto bene Sergio Marchionne  a decidere che è meglio, molto meglio, tutelare gli interessi della propria azienda da soli. Questa Confindustria assomiglia più ad un comitato politico che ad un soggetto di rappresentanza degli imprenditori, quelli veri».
Il Gallozzi Group è il più importante gruppo portuale dello scalo di Salerno, nonché uno dei principali operatori nazionali. Fondato nel 1952, è formato da otto società (Gallozzi Shipping, Salerno Container Terminal, Salerno Traghetti Terminal, Salerno Container Service, Salerno Cruise Services, Delta Container Service, Esoware, Salerno Transport Services) che spaziano dai servizi container fino ai passeggeri.