|
adsp napoli 1
18 aprile 2024, Aggiornato alle 12,55
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

Trieste, Serracchiani incontra D'Agostino

Vertice tra il governatore e il commissario dello scalo per ricapitolare le cose da fare per il sistema portuale


Un primo incontro per conoscersi meglio e pianificare le iniziative per il porto quello tenutosi tra il governatore del Friuli Debora Serracchiani (foto a destra) e il neo commissario del porto di Trieste Zeno D'Agostino. Un vertice al palazzo della Regione, insieme al presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e al sindaco di Trieste Roberto Cosolini (al centro).
 
«Ci sono alcuni problemi - ha detto Serracchiani - il Piano regolatore, gli investimenti nell'area di crisi industriale della Ferriera, gli impegni e le prospettive di crescita dello scalo, con i progetti riguardanti l'allungamento del molo VII, la piattaforma logistica, l'infrastrutturazione ferroviaria». Un altro aspetto riguarda «l'organizzazione del lavoro» spiega il governatore. «La disponibilità degli enti del territorio è massima sia per garantire la necessaria collaborazione istituzionale sia per supportare questo processo di riorganizzazione e per accompagnare tutte le attività che sono già state impostate o che dovranno essere impostate nell'arco delle prossime settimane». La Regione, «deve iniziare davvero a ragionare in termini di portualità allargata con tutti suoi porti, quindi anche con Monfalcone e Porto Nogaro, e con l'intero sistema intermodale di Campo Marzio, bivio San Polo, Monfalcone e interporto di Cervignano, per fare di questa nostra regione una vera piattaforma logistica, che però ha bisogno di essere messa assieme, di costruire sinergie, con le Regioni ma anche con i Paesi a noi vicini».
 
Sulla possibilità della realizzazione di un impianto di rigassificazione nell'area di Zaule, Serracchiani sostiene di aver «ereditato una situazione pesante dal punto di vista dell'autorizzazione di VIA, in considerazione del fatto che il precedente esecutivo regionale non aveva espresso fin dall'inizio una posizione di contrarietà all'impianto. Abbiamo cercato di far rivedere la posizione del ministero dell'Ambiente. L'Autorità portuale di Trieste avrebbe dovuto presentare ad una Commissione tecnica tutta una serie di analisi e di dati sugli andamenti dei traffici portuali e sulle prospettive di investimenti che, a nostro avviso, avrebbe senza ombra di dubbio indicato l'incompatibilità tra attività portuali e rigassificatore, portando lo stesso dicastero dell'Ambiente a revocare il precedente parer favorevole. Quei dati non sono stati ritenuti sufficienti».
Serracchiani ha inoltre ricordato la contrarietà più volte espressa anche dal governo della Slovenia all'insediamento di questo impianto a pochi chilometri dal confine. «Come Regione, che deve esprimere la cosiddetta intesa sul progetto, assieme a Provincia e Comune di Trieste, ribadiamo dunque nuovamente la contrarierà all'insediamento del rigassificatore a Zaule».