|
adsp napoli 1
28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

Trasporti, Bruxelles stanzia 1,8 miliardi per l'Italia

È il programma "infrastrutture e reti" 2014-2020. Fondi che però non piovono dal cielo: bisognerà sudare per ottenerli


Sarà di quasi due miliardi il fondo che l'Europa mette a disposizione per l'Italia nei prossimi cinque anni per le infrastrutture di trasporto. La Commissione europea ha approvato ieri il programma "infrastrutture e reti" 2014-2020 per il nostro paese, destinando 1,84 miliardi di euro, di cui 1,38 provenienti dal fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Per i dettagli cliccate qui.
 
Per il commissario Ue per la politica regionale, Corina Cretu (foto), il programma "infrastrutture e reti" rispetta «le priorità della politica relativa alle infrastrutture di trasporto Ten-T», e contribuirà «a migliorare i collegamenti di trasporto multimodale». 
 
Alcuni obiettivi del programma resi noti dall'Ue per l'Italia
• incrementare l'uso delle ferrovie come mezzo di trasporto merci, passando da 11,8 tonnellate a 23,6 tonnellate ogni cento abitanti.
• per l'Italia, migliorare la capacità della linea ferroviaria Catania-Palermo-Napoli-Bari. passando da 80 a 200 treni al giorno. In particolare, ridurre i tempi di viaggio: da 185 a 167 minuti sulla Napoli-Bari; da 165 a 153 minuti sulla Catania-Palermo
• dimezzare i tempi di sdoganamento da 16 a 8 ore
 
Denaro virtuale 
Non si tratta di fondi che l'Europa ha già erogato, o erogherà prossimamente, ma di soldi che la comunità europea mette più semplicemente a disposizione. Poi per ottenerli bisognerà fare progetti, bandi e infine realizzare l'opera per la quale si ottengono i soldi. Per fare un esempio, nel 2011 il porto di Napoli ha "ottenuto" dall'Europa, sempre con fondi simili, oltre 300 milioni per rifare le infrastrutture portuali ammodernando la struttura e l'accoglienza dello scalo. Era il Grande progetto. Oggi ne sono rimasti circa 154 milioni, dopo aver fatto scadere i programmi. Per essere spendibili vanno cantierati entro l'anno, ma al momento Regione Campania e Autorità portuale, le istituzioni responsabili dei fondi, sono riusciti soltanto ad asfaltare le strade e lanciare un sacco di bandi.
 
Multimodale e ambiente
Il grosso dell'investimento di "infrastrutture e reti", il 62 per cento del totale, riguarderà la creazione di quello che l'Ue chiama "spazio unico europeo dei trasporti multimodale". Il finanziamento totale è di poco più di un miliardo di euro. Il resto, pari a 684,2 milioni, sarà rivolto al miglioramento dei sistemi di trasporto sostenibili al livello ambientale, ovvero con bassa rumororsità e bassa emissione di carbonio.

Gli investimenti dell'Europa in Italia al 2020 (via)
Per i prossimi cinque anni il nostro paese gestirà circa 50 programmi operativi. L'accordo di partenariato è stato approvato a fine ottobre scorso, mentre i programmi operativi nazionali e regionali sono attualmente in fase di trattativa, per essere approvati entro quest'anno.
I fondi di politica di coesione per il nostro paese per la programmazione 2014-2020 sono pari a 32,2 miliardi di euro, di cui:
• 22,2 miliardi per le "regioni arretrate" del Sud: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
• 1,2 miliardi alle "regioni di transizione": Sardegna, Abruzzo, Molise.
• 7,6 miliardi alle "regioni più sviluppate": Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio.
• 1,1 miliardi per la Cooperazione territoriale europea
• 567,5 milioni per le iniziative a favore dell'occupazione giovanile
Di questi 32 miliardi circa, il fondo sociale europeo (Fse) ne coprirà 10,5 miliardi.