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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

Tirrenia investe 10 milioni nelle eliche

Verranno sostituiti i propulsori di sette navi, per risparmiare fino al 17% del carburante


Nel corso del convegno Autostrade del Mare 2.0 promosso da Fedarlinea e Confcommercio, Ettore Morace, ad e presidente di Compagnia Italiana di Navigazione, ha annunciato il varo del progetto Saving Energy and Environmental finalizzato ad aumentare sensibilmente l'efficienza energetica della flotta con ricadute importanti sia sul risparmio dei costi che sulla tutela ambientale, grazie alla riduzione delle emissioni. Da oltre un anno Tirrenia-Cin ha istituito l'Ufficio per il Risparmio Energetico a cui ha affidato il compito di studiare e realizzare processi e progetti in grado di portare risultati tangibili.
L'Ufficio ha iniziato la sua attività focalizzando risorse ed energie per rendere la flotta più efficiente; da qui è nato il progetto sviluppato in collaborazione con Rolls Royce e altri importanti progettisti costruttori di eliche. Il piano prevede la sostituzione delle eliche con altre di nuova generazione su sette navi in meno di due anni, con un investimento di circa 10 milioni di euro, per una riduzione complessiva del 17% dei consumi di carburante e, conseguentemente, una sensibile diminuzione delle emissioni e della manutenzione dei motori delle navi. A maggio inizieranno i lavori sulla prima unità, che dovrebbero durare presumibilmente una decina di giorni. Il calendario dei lavori prevede un secondo intervento su un'altra unità a ottobre e una terza a dicembre, mentre altre quattro navi saranno sottoposte al cambio delle eliche entro l'estate del 2015. «Questo progetto - ha dichiarato Vincenzo Leboffe, direttore operativo di Tirrenia-Cin e responsabile dell'Ufficio per il Risparmio Energetico - rappresenta solo l'inizio di molte altre attività che potremo realizzare in questa direzione e ribadisce l'interesse della compagnia nei confronti delle tematiche di efficienza energetica e di tutela ambientale».
Se è vero che le Autostrade del Mare nascono con l'intento di ottimizzare le catene di trasporto migliorandone l'efficienza economica, ambientale e sociale, ha dichiarato Morace, «siamo convinti che ogni singolo attore protagonista di questa filiera, armatori, autotrasportatori, autorità portuali, associazioni di categoria, enti ed istituzioni, abbia innanzitutto il dovere di individuare azioni dirette e concrete che riguardano la propria attività per favorire l'efficienza e il risparmio energetico e la tutela ambientale, non già in un mero processo di green washing a favore della propria immagine, ma quale strumento reale di sviluppo economico e sociale. Ringrazio il gruppo Grimaldi per esserci stato di guida ed esempio in questo importante percorso».