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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Tirrenia, cordata Cin in pole position

Sono solo due le società che si sono fatte avanti. La Compagnia Italiana di Navigazione è l'unica ad aver presentato un'offerta concreta anche se al di sotto del valore stabilito dall'advisor. Per Siremar si apre la trattativa privata


Si sgonfia il processo di privatizzazione di Tirrenia e Siremar. Scaduto il termine per la presentazione delle offerte, sulla scrivania del Commissario Straordinario Giancarlo D'Andrea, come rende noto lo stesso, sono pervenuti solo «due plichi per Tirrenia e due per Siremar». Ben al di sotto delle aspettative maturate a febbraio quando le manifestazioni di interesse per la capogruppo erano state 13. 
Per Tirrenia solo una si presenta nella forma di un'offerta concreta, quella della Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) - la cordata che riunisce i tre big Moby, Grimaldi e Grandi Navi Veloci - l'altra offerta-proposta è di Mediterranea Holding che, però, contiene solo una "volontà di partecipare".
Cin avrebbe offerto una cifra al di sotto di 300 milioni, decisamente inferiore ai 380 minimi come quantifica l'advisor Banca Profilo. Cin avrebbe però stabilito di aumentare l'offerta se in presenza di garanzie precise che riguarderebbero sopratutto la sovvenzione statale di 72 milioni all'anno per otto anni. Su questa questione incombe però la decisione dell'Europa. Qualora la Ue decidesse di non permettere la sovvenzione il governo italiano si impegnerebbe per il 10%, 7,2 milioni all'anno che potrebbero essere insufficienti per motivare la cordata a proseguire nella privatizzazione. 
Per Siremar invece sono arrivate solo due lettere di interessamento: una da parte della stessa Mediterranea Holding, nella forma identica a quella inviata a Tirrenia, e un'altra da Ustica Lines. Per la compagnia siciliana il commissario sceglierà la strada della legge 39/2004: una sorta di trattativa privata sulla base delle cinque manifestazioni di interesse ricevute a febbraio.
Intanto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli cerca di tranquillizzare l'Europa. Incontrando nei giorni scorsi il commissario Ue alla concorrenza Joacquin Almunia,  ha parlato di «una privatizzazione che va avanti e siamo certi di concluderla nei modi e nei tempi concordati con l'Ue e previsti dal programma di governo». Ma se anche le sole due offerte per Tirrenia dovessero essere rifiutate si ritornerebbe al punto di partenza, quando l'estate scorsa venne annullata la gara che vedeva Mediterranea Holding unica concorrente.