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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Terzo Valico, progetto Cociv all'esame delle Ferrovie

Secondo il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato - Grillo - i lavori per il nodo ferroviario Milano-Genova sono «imminenti». Per le Ferrovie la proposta del Consorzio Collegamenti Integrati Veloci è «molto interessante»


L'avvio dei lavori per il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano potrebbe essere imminente. Ad annunciarlo il senatore Luigi Grillo (Pdl), presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, che ha reso noto come il Consorzio Collegamenti Integrati Veloci (Cociv) ha presentato una controproposta a Ferrovie e che quest'ultima proprio in queste ore la sta esaminando giudicandola «molto interessante».
I lavori per il primo lotto costruttivo della nuova tratta ferroviaria ad alta velocità/alta capacità tra Genova e Milano, che valgono 750 milioni di euro sui sei miliardi dell'intera opera e che sono stati approvati alla fine dello scorso anno dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe), è infatti bloccato da un disaccordo sui contenziosi in atto tra il general contractor Cociv, che è partecipato da Impregilo, Maire Tecnimont, Cer, Collegamenti Integrati Veloci e Società Italiana per Condotte d'Acqua e che deve aprire i cantieri, e la società Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) del gruppo Ferrovie dello Stato .
«Per capire l'importanza di questo fatto nuovo - ha detto Grillo - dobbiamo ricordare che occorre che le Ferrovie e la società concessionaria, il Cociv, si accordino sull'atto integrativo, cioè praticamente il contratto vero e proprio che attualizza i costi dell'opera e la tempistica, e definisce anche la materia del contenzioso. In questo senso - ha spiegato - c'era stato un incaglio e da più di 12 mesi si sta discutendo. Adesso finalmente, di fronte ad una proposta delle Ferrovie, il Cociv ha fatto una controproposta e io credo che nel giro di pochi giorni si arriverà, mi auguro, ad un'intesa. A quel punto potranno iniziare i lavori. Se sarà accettata dalle Ferrovie, oppure se sarà necessario fare un altro incontro per limare ancora le cose che dividono le due controparti, una volta firmato l'atto integrativo non ci saranno più ostacoli all'apertura dei cantieri. E siamo pressoché al traguardo». Infine, secondo il senatore sarebbe «assurdo che le Ferrovie rifiutino la proposta del Cociv così come troverei assurdo che il Cociv, che in questo momento ha bisogno di lavoro perché l'Impregilo ha bisogno di lavorare in un momento di crisi come l'attuale, non sia disponibile a realizzare un accordo che consente di cantierare più di 500 milioni di lavori».