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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Infrastrutture

Superyacht green? Fipa ci prova

Il gruppo toscano introdurra dal 2013 vernici ecologiche e propulsori ibridi iniziando dal marchio Maiora


Lusso ed ecologia? Un binomio difficile da vedere come realistico. Eppure lo sforzo di essere "green" sembra aver contagiato anche settori e aziende tradizionalmente schierati più dalla parte dell'uomo che dell'ambiente. Visti come i Suv del mare, i megayacht non vengono solitamente associati all'idea di un mezzo di locomozione a impatto zero. Invece anche in quest'ambito si lavora per trovare delle soluzioni ad hoc che consentano di apprezzare la navigazione, magari nel Mediterraneo, preservando anche la natura.
Fipa Group, cantiere toscano fra i primi quindici al mondo per commesse secondo Boat Show International, ha deciso di affiancare alla normale produzione anche una serie di soluzioni con un occhio all'ambiente, in particolare attraverso gli yacht a marchio Maiora, cui seguiranno i Cbi Navi e Ab Yachts, tutti certificati UNI EN ISO 14001:2004. A partire dal 2013 verranno introdotte vernici non inquinanti e propulsioni ibride a risparmio energetico. 
 
Qui sotto le foto della lavorazione del Maiora