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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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"Sul caso Caremar pronti a ricorrere all'Ue"

Gli armatori napoletani minacciano guerra alla Regione Campania per il controllo della società. Parente: "C'è un conflitto di interessi". Intanto anche la Siremar passa in amministrazione straordinaria


Dopo Tirrenia, anche Siremar passa in amministrazione straordinaria. Il 17 settembre è stato firmato il decreto di ammissione alla legge Marzano. Giancarlo D'Andrea, già amministratore straordinario di Tirrenia, sarà il commissario.
Ma le novità non finiscono qui. Da Napoli, gli armatori privati napoletani minacciano di ricorrere alla Commissione Ue per il caso Caremar. «Per la gara di privatizzazione – spiega Luigi Parente, presidente della commissione Corto Raggio di Confitarma – la Regione Campania ha emanato linee guida in base alle quali terrà il 51% della società. I problemi sono due. Primo: non si tratta di una privatizzazione perché il controllo da statale diventa regionale. Secondo: si crea un conflitto di interessi, visto che la Regione è l'ente che emana il piano degli slot. Come ente stabilirebbe le regole e come controllante di Caremar ne beneficerebbe». Non solo, ci sarebbe un'altra incompatibilità, quella con i fondi Fas, ovvero gli aiuti di Stato che il decreto in discussione al Senato assegnerebbe alla Caremar. Per il armatori napoletani ci sarebbe in ballo la Napoli-Ischia, una delle linee più ricche del mercato.