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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Napoli, la "Monte Vesuvio" per rilanciare le ferrovie nel porto

Rete Ferroviaria Italiana e Autorità portuale studiano un allaccio sulla darsena di Levante senza passare per Napoli Traccia


a cura di Paolo Bosso

Un collegamento diretto a "monte del Vesuvio" per rendere fattibile, competitivo il trasporto ferroviario delle merci da e verso il porto di Napoli, per collegare il futuro terminal container della darsena di Levante alla Napoli-Salerno, su una tratta a doppio binario inaugurata a giugno 2008 per decongestionare Napoli Traccia. Ci stanno lavorando da qualche mese Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno centrale. Mercoledì, al secondo "Forum di Pietrarsa" organizzato da Confetra, tenutosi al Museo nazionale ferroviario di Portici, governo, ferrovie e porto hanno fatto il punto della situazione. 

Lunga 29 chilometri, realizzata sul modello delle linee veloci, la monte del Vesuvio congiunge rete nazionale e porto senza passare per l'intricato centro urbano. Porto e Ferrovie dello Stato stanno studiando la fattibilità di operare con binari da 750 metri dalla storica stazione di San Giovanni, da ristrutturare e riqualificare. «Con l'autorità portuale c'è uno studio in corso. Dopo i dragaggi e il riassetto complessivo con le vasche di colmata, sarà un altro risultato che potremmo raggiungere nei prossimi mesi», spiega il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.  

La stazione di San Giovanni, così come la darsena, ancora non ci sono, e per realizzare un progetto così ci vorrà una banchina ancora più grande di quella che verrà ultimata dopo i dragaggi. «Stiamo lavorando con Rete Ferroviaria Italiana per concludere la progettazione del nuovo raccordo dal lato di Levante, dove c'è la nuova darsena, con binari da 750 metri, in modo da avere il modulo standard europeo con un collegamento sulla linea "a monte del Vesuvio", che ha buona potenzialità soprattutto nelle fasce notturne. Entro i primi mesi del prossimo anno completermo la progettazione, infine, insieme a Rfi, avvieremo il percorso per realizzare il nuovo raccordo», spiega il presidente dell'Adsp campana, Pietro Spirito. 

I binari dovranno essere moderni, il trasporto poco costoso, il gestore dovrà essere corteggiato da un'offerta renumerativa. Non sarà facile perché al momento tutti questi elementi non possono essere dati per scontati: il mercato di riferimento della darsena di Levante potrebbe costituirsi in un raggio non più grande di 250 chilometri, appena sufficiente a rendere competitivo il trasporto merci su treno, area all'interno della quale però vivono circa 15 milioni di persone. «Nonostante il porto di Napoli sia rimasto un po' indietro con i collegamenti ferroviari, è il primo porto, e l'unico per il momento, ad aver firmato con Rfi un accordo quadro per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria dal porto», conclude Maurizio Gentile, presidente e amministratore delegato di Rfi.