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24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
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Commercio marittimo, preoccupazioni canadesi per l'Ics

L'associazione ritiene che la moratoria nelle operazioni di carico di petrolio nelle acque della British Columbia, decisa dal Parlamento, potrebbe "creare gravi interferenze"


L'International Chamber of Shipping (Ics) ha espresso profonda preoccupazione per la proposta di legge all'esame del Parlamento canadese, che dovrebbe stabilire una moratoria nelle operazioni di carico di petrolio greggio nelle acque della British Columbia settentrionale (Bill C-48: Atto sulla regolamentazione delle navi che trasportano petrolio greggio o olio persistente da o verso porti o installazioni marine situate lungo la costa nord della Columbia Britannica).

Simon Bennett, Ics Director of Policy and External Relations, ha dichiarato che "Un tale passo draconiano potrebbe portare a gravi preoccupazioni da parte dei partner commerciali del Canada". Inoltre, riferisce l'Agenda Confitarma, l'Ics ritiene che si potrebbero venire a creare gravi interferenze con il commercio marittimo internazionale in quanto tale proposta, che non è stata elaborata sulla base di elementi di prova, creerebbe un precedente indesiderato che potrebbe essere emulato altrove, anche da singoli stati statunitensi, con la possibilità di avere un grande impatto sull'efficienza del commercio mondiale.

L'Ics ha ribadito le importanti performance ambientali dell'industria marittima, in particolare del settore petroliere, ricordando che in media, in tutto il mondo, ogni anno sono meno di 2 le fuoriuscite di petrolio importanti (oltre 700 tonnellate), rispetto ai 25 incidenti all'anno che si registravano 30 anni fa, nonostante il raddoppio della quantità di petrolio trasportato via mare. "Vogliamo invece incoraggiare il Canada a continuare la sua forte storia di protezione dell'ambiente e il sostegno a un commercio globale responsabile attraverso l'attuazione di misure pratiche coerenti con le migliori pratiche internazionali. Ciò include il rispetto del ruolo dell'Imo per lo sviluppo di regole di trasporto sicure e sostenibili e raccomandazioni che possano affrontare eventuali preoccupazioni del Canada" ha affermato Bennett.

L'Ics sostiene che l'industria globale dei trasporti riconosce pienamente l'importanza di misure di protezione ambientale robuste e si impegna per l'obiettivo di zero inquinamento, in linea con il quadro normativo globale adottato dall'Imo, conformemente alla United Nations Law of the Sea (UNCLOS), di cui il Canada è uno Stato membro.