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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Napoli, Capodimonte e Texas. Nasce il polo di "Storia dell'arte delle città portuali"

Il 12, 13 e 14 ottobre convegno al museo partenopeo per sugellare una collaborazione con l'Institute of Art History di Dallas


Il Museo e Real Bosco di Capodimonte e l'Edith O'Donnell Institute of Art History the University of Texas at Dallas stanno lavorando alla costituzione di un centro di ricerca per la "Storia dell'arte delle città portuali", dedicato allo studio delle opere d'arte, dei siti monumentali e del patrimonio naturalistico napoletano indagato attraverso pratiche storiografiche e multidisciplinari. Per inaugurare questa collaborazione, il Museo e l'istituto texano terranno un convegno internazionale a Napoli, a Capodimonte il 12, 13 e 14 ottobre, in collaborazione con l'Università Sorbonne di Parigi, l'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centrale e l'onlus Amici di Capodimonte.

«Riportare al centro degli studi nazionali ed internazionali il porto di Napoli, uno dei porti più antichi, che ha contribuito, grazie alla sua posizione geografica, alla storia del Mediterraneo. L'iniziativa comune del Museo e Real Bosco di Capodimonte con l'Istituto Edith ÒDonnell di creare un Centro per la storia dell'Arte e la Cultura delle grandi città portuali consente la partenza di un percorso di approfondimento storico e iconografico sul ruolo dei sistemi portuali nel Mar Mediterraneo», commenta Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno centrale. «Parte, soprattutto, una collaborazione con l'Adsp - continua - che considera il legame tra i porti e la storia architettonica ed artistica uno dei punti, non esplorati sufficientemente, determinanti per il suo sviluppo. Essere consapevoli del peso culturale di uno spazio di scambio, incontri, traffici, lavoro, è parte integrante nello sviluppo dei sistemi portuali. Non è un caso, infatti, che tra i nostri progetti, per la rifunzionalizzazione del waterfront, vi è la realizzazione del Museo del Mare negli ex Magazzini Generali, mentre per il settecentesco edificio dell'Immacolatella Vecchia (progettato da Domenico Antonio Vaccaro), avvieremo la ristrutturazione, per restituire al porto ed alla città un sito di straordinario interesse storico e culturale. Il filo che unisce il porto alla città ed al resto del mondo è la cultura, che significa conoscenza, consapevolezza, legame indissolubile tra passato, presente e futuro. Le tre giornate di studio che si terranno in uno dei siti culturali più prestigiosi di Napoli e dell'Europa, è l'occasione per avviare un nuovo lavoro sul porto e sul Mediterraneo basato sulle relazioni, sulle connessioni tra saperi e sullo scambio di conoscenza».

Si comincia giovedì 12 ottobre, ore 10.30 al Cellaio con i saluti istituzionali di Sylvain Bellenger, direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte; Sarah Kozlowski Associate Director The Edith O'Donnell Institute of Art History; Barthélémy Jobert Presidente Université Paris-Sorbonne; Pietro Spirito, presidente Adsp Tirreno Centrale. Seguiranno gli interventi di Olaf Merk, amministratore Porti e Navigazione dell'International Transport Forum (ITF); Sergio Arzeni, presidente del Network internazionael SME di Roma; Carmine Guarino e Salvatore Terrano dell'Università degli Studi del Sannio.

«Napoli è una grande città portuale e come tale ha una cultura e un'identità particolare. Le città portuali sono le prime rotte al mondo e anticipano la contemporaneità dell'attuale mondo globalizzato – ha affermato Bellenger - Queste città non sono dei centri e non obbediscono alla storia dell'arte tradizionale del centro e della periferia, ma sono dei luoghi di passaggio, dei nodi dove gli artisti portano e ricevono una trasformazione». «Il convegno internazionale e il nuovo centro di ricerca – continua - esploreranno fenomeni di incontro e scambio culturale per tutta la storia della città portuale di Napoli, uno dei primi centri veramente "globali" del mondo. Siamo particolarmente grati per la collaborazione dei nostri colleghi di Capodimonte e per il sostegno della Fondazione Robert Lehman (New York), della signora John Ridings Lee (Dallas) e della signora Claire Dewar (Dallas)», ha affermato Richard R. Brettell, direttore e fondatore dell'Edith O'Donnell Institute. 

Il convegno, da giovedì 12 a sabato 14 ottobre 2017, vedrà la partecipazione di relatori internazionali, selezionati dai due istituti promotori, che presenteranno le loro riflessioni sulla storia culturale di Napoli come città portuale dal Duecento ai giorni nostri e che illustreranno la storia della Reggia, delle sue collezioni d'arte, del Parco e dei rapporti di questo immenso patrimonio storico con il resto del mondo. La partecipazione è libera la mattina di giovedì 12 ottobre (dalle 9 alle ore 12.00, Cellaio) e su prenotazione per gli altri giorni del convegno.