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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Agevolazioni fiscali per rilanciare Gioia Tauro

Al ministero dello Sviluppo Economico è iniziato il faccia a faccia tra il governo e il porto calabrese. Tagli alle tasse di ancoraggio, agevolazioni per la nautica e riduzione delle accise del gasolio le basi da cui partire  


È iniziato il faccia a faccia tra il governo e il porto di Gioia Tauro. A Roma un tavolo di confronto sullo scalo tra il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero delle Infrastrutture, l'Autorità portuale e la Regione Calabria, ha fatto il punto della situazione. Le proposte concrete arriveranno verso i primi di marzo, quando un aggiornamento del tavolo riunirà di nuovo le parti.
L'incontro, coordinato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, alla presenza del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, della vicepresidente Antonella Stasi, del presidente dell'Autorità Portuale Giovanni Grimaldi e del direttore generale del Dipartimento Lavori pubblici Giovanni Laganà, si occuperà dell'individuazione di un piano d'azione che consolidi l'esistente e individui le giuste strategie per lo sviluppo.
In particolare, si sono considerate "prioritarie" alcune azioni immediate come la riduzione delle tasse di ancoraggio, che consentirebbero di acquisire immediata competitività al porto e porterebbero benefici immediati.
Il provvedimento è inserito all'interno del maxiemendamento al 'milleproroghe', il cui iter potrebbe completarsi entro fine settimana. Questo sarebbe un aiuto importante considerato che il 65% dei 20milioni di risorse messe a disposizione, sarebbero destinate a Gioia Tauro. Lo stesso provvedimento nel 2010 ha consentito un recupero del 15% del volume del traffico complessivo.
La Regione ha richiesto, inoltre, l'accesso ad agevolazioni per la riduzione di 'servizi tecnico nautici' (pilotaggio, ormeggiatori, rimorchiatori, tasse) che nei porti di transhipment italiani sono maggiori del 25% rispetto a quelli del nord Africa. Inoltre è stato evidenziato come una direttiva europea del 27 ottobre 2003, recepita dall'Italia con legge 62/2005, attribuisce agli Stati membri la possibilità di detassare i carburanti dei mezzi di trasporto utilizzati al di fuori della rete stradale pubblica. Questo consentirebbe una riduzione delle accise del gasolio che per i tre porti di transhipment ha un costo complessivo annuo di circa 4,8 milioni di euro. E ancora sarà esaminata, coordinandosi con il Ministero delle Finanze, la proposta che riguarda la defiscalizzazione dei contributi sociali che sarebbe un altro importante aiuto anche se si potrebbe attuare limitatamente ad un periodo massimo di 3 anni. L'importo dei contributi versati per Gioia Tauro è di circa 12 milioni di euro.