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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Grimaldi, "Puntiamo sul Mediterraneo"

Intervista all'armatore del gruppo napoletano Gianluca Grimaldi. Un nuovo servizio verso il West Africa, il varo di "Grande Costa d'Avorio" e dieci nuove navi negli ultimi due anni - Bianca d'Antonio


Una new entry nella flotta ed un nuovo servizio commerciale dal Mediterraneo verso il West Africa che così raddoppia la propria frequenza. Queste le ultime novità lanciate dal gruppo armatoriale Grimaldi Napoli. Innanzitutto il varo. A scendere in mare nei cantieri Uljanik di Pola, tenuta a battesimo da Annick Dedrie, è la Grande Costa d'Avorio (nella foto) che, contemporaneamente, chiude anche un ciclo di ben 18 unità realizzate in dieci anni iniziate nel 2001 con la "Grande Italia".
La Grande Costa d'Avorio, la cui consegna è prevista per il prossimo luglio, è lunga 210 metri, ha una velocità di circa 20 nodi ed una capacità di trasporto di 1.300 teu oppure di 4.000 metri lineari di carico rotabile.
Sarà impiegata nel servizio Deep Sea Southern Express Service tra Nord Europa e Africa Occidentale «che – spiega Gianluca Grimaldi, presidente della holding del gruppo nonché della Inarme – vedrà, da un lato, aumentare la sua portata complessiva e dall'altro, incrementare sia la frequenza passando da 10 a 8 giorni, che la capacità di trasporto di carichi speciali».
Ma perché questa penetrazione nel Mediterraneo?
Lo definirei un ritorno. Negli anni ottanta avevamo già questo servizio, poi ci siamo rafforzati dal Nord Europa verso il West Africa, il Nord e Sud America impiegando su queste rotte circa 30 navi. Oggi, ritornare in Mediterraneo rappresentava una scelta obbligata. Nel Mare Nostrum, così come in Africa, abbiamo un importante network di agenzie, disponiamo di terminal a Lagos e Cotonou, di un hub a Dakar. In quest'ultimo porto, la linea Mediterraneo-Africa avrà il porto in comune con la linea dal Nord Europa consentendo il trasbordo per i porti non serviti direttamente, ma mantenendo un ottimo transit time.
Quali le merci trasportate dalle vostre navi?
Dal Nord Europa e dal Mediterraneo trasportiamo un terzo di container, il 5% di rotabili e veicoli usati, una piccola percentuale di auto nuove oltre a carichi speciali su rotabili. Dall'Africa, invece, trasportiamo cacao e legname. L'80% si riferisce al traffico in entrata verso l'Africa e solo un 20% in uscita. Nel 2010 abbiamo trasportato oltre 100mila teu, 300mila rotabili e circa 30mila tonnellate di carico generale pallettizzato o sui Mafi fra il Nord Europa, il Mediterraneo, il Sud Africa ed il Nord e Sud America. Per il prossimo anno, grazie all'ingresso delle nuove navi, si prevede un incremento di oltre il 10%.
Prospettive future?
Consolidare la crescita degli ultimi anni anche perché, come gruppo, siamo cresciuti molto. Grazie poi all'introduzione di 10 nuove navi negli ultimi due anni, abbiamo migliorato la frequenza di tutte le linee principali ed iniziato una nuova linea tra il Nord America e il West Africa impiegando tre delle nuove navi coreane gemelle delle croate consentendo, in questo modo, di collegare i due continenti in soli 14 giorni.
La marcia in più del Gruppo Grimaldi?
In primis disporre di navi molto flessibili, moderne, veloci e pertanto competitive. Poi, l'aver creato in 30 anni nei porti africani più importanti un network di agenzie ed uffici così come in Nord Europa dove abbiamo oltre 500 dipendenti. In Nigeria, per esempio, che rappresenta un terzo dei nostri volumi di traffico, abbiamo investito nel porto di Lagos realizzando due banchine che utilizzeremo per 25 anni per poi riconsegnarle al governo alla scadenza. Disponiamo di un terminal di 300mila mq per cui, nei periodi di massima congestione, abbiamo potuto operare senza alcun ritardo delle navi e con consegna della merce in tempi rapidi rispetto agli altri terminal che accusavano ritardi di 3/4 settimane.
 
Bianca d'Antonio