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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Eventi

Convegno giovani Federagenti su Italia e questione migranti

L'incontro si è svolto presso la Capitaneria di porto di Genova


Immigrazione, rispetto delle convenzioni internazionali, richiamo a quella convenzione Solas che dovrebbe garantire i più alti livelli di salvaguardia della vita umana in mare, obbligatorietà del soccorso e di trasporto in un "porto sicuro". Su queste tematiche tornate di attualità cogente, con l'incremento negli sbarchi sulle coste italiane, ma specialmente dopo le dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell'ultimatum lanciato alla Ue dal ministro degli Interni, Marco Minniti, il Gruppo giovani di Federagenti, guidato da Simone Carlini, ha acceso i riflettori in un convegno organizzato a Genova.

All'ammiraglio ispettore Giovanni Pettorino, comandante della Capitaneria di porto di Genova, il compito di tracciare un bilancio, drammatico, dell'azione svolta quotidianamente dal Corpo delle Capitanerie nell'opera di salvataggio e recupero in mare dei migranti, e di sottolineare come proprio l'adesione dell'Italia alla Convenzione Solas sulla tutela della vita umana in mare e alla Convenzione di Montego Bay rendano complessa e di difficile attuazione ogni ipotesi di progressivo "affrancamento" italiano dalle operazioni di salvataggio e anche di blocco dei porti italiani.

Secondo i dati forniti da Pettorino, di fatto l'Italia, i cui mezzi vigilano non solo sulle acque territoriali, ma anche su quelle dei paesi costieri dell'Africa che hanno un ruolo passivo, o complice, nel fenomeno dell'emigrazione clandestina verso l'Europa, si trova a intervenire su un'area complessiva di oltre un milione e 100mila chilometri quadrati, pari a più della metà dell'estensione del mare Mediterraneo. E la previsione per quest'anno è di un flusso complessivo di migranti che sbarcheranno in Italia superiore alle 200mila unità.

Come ha ricordato il presidente del Gruppo giovani di Federagenti, solo nel primo quadrimestre di quest'anno sono stati 35mila i migranti che hanno raggiunto le coste italiane, con una stima di almeno mille persone che non ce l'hanno fatta e che sono rimaste vittime di naufragi. Nel corso del convegno svoltosi ieri presso la sede della Capitaneria di porto di Genova, è stato illustrato anche il coinvolgimento attivo dei medici del Cisom (Corpo di soccorso dell'Ordine di Malta) nelle operazioni di salvataggio e sono stati sollevati da Valeria Novella (Confitarma) le problematiche anche economiche sempre meno sostenibili degli armatori italiani chiamati a partecipare con navi mercantili alle operazioni di salvataggio.