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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Hapag e Uasc tagliano organico, Federagenti: "Tranquilli"

In Italia il grosso dell'organico, oltre 350 persone per lo più in Finsea a Genova, sarà delocalizzato in altre agenzie marittime


La fusione tra Hapag Lloyd e Uasc, oltre a razionalizzare i servizi e ottimizzare i costi, porterà al taglio di 1,200 posti di lavoro, come annunciato poco dopo l'accordo dal ceo di Hapag Rolf Habben Jansen. Un numero pari a poco più di un decimo dei dipendenti delle due compagnie messe insieme. Ciò significa che anche per gli agenti marittimi italiani si prospetta una riduzione dell'organico ma una buona parte, se non quasi tutti, saranno assorbiti in altre società. Parola di Federagenti. «La nostra associazione si attiverà per ricollocare gli eventuali lavoratori che verranno dichiarati in esubero, proprio come abbiamo fatto con quelli di Hanjin. Si tratta di personale altamente qualificato, non credo ci saranno problemi nel caso qualcuno dovesse essere messo alla porta», rassicura il presidente dell'associazione Gian Enzo Duci. Tranquilli anche i sindacati, dove Mauro Scognamillo, segretario generale Fit-Cisl Liguria, parla di una situazione «piuttosto delicata» ma con «buoni margini di miglioramento». «Abbiamo da giorni avviato una trattativa con i vertici aziendali - prosegue - con l'obiettivo di evitare licenziamenti e salvaguardare ogni singolo posto di lavoro».

I dipendenti dei due armatori nel nostro paese sono 358, di cui 250 nell'organico della compagnia marittima tedesca e 108 in quella Uasac Italy, joint tra l'araba e il gruppo genovese Finsea. È ancora presto per quantificare il numero di dipendenti che dovranno salutare gli uffici di Hapag e Uasc in Italia. «Al momento non siano ancora in grado di saperlo. La speranza è quella che il personale italiano possa essere interessato in minima parte da questa riorganizzazione», commenta Duci. La città più interessata sarà Genova, dove risiede Uasac Italy. 

La situazione, quindi, non è particolarmente preoccupante. Un esempio concreto, recente, viene da Hanjin Shipping, fallita all'inizio di quest'anno. Un mese prima della sentenza della Suprema Corte di Seul, la connazionale Hyundai Merchant aveva detto di voler assumere 220 persone provenienti dalla compagnia, di cui una buona parte già trasferiti a febbraio.