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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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I "Sin" fuori dal Milleproroghe. La Spezia contenta

I Siti di bonifica di Interesse Nazionale non saranno inclusi nel decreto e non subiranno così i tagli previsti. Soddisfatta l'Ap di La Spezia: "Così la norma è molto più equa"


I Siti di bonifica di Interesse Nazionale non saranno inclusi nel decreto Milleproroghe, ovvero non subiranno tagli. Si tratta di una buona notizia per i porti italiani che necessitano di interventi strutturali urgenti. Una piccola vittoria per il porto di La Spezia, lo scalo che più di tutti aveva bisogno di questi interventi. Il presidente dell'Autorità portuale dello scalo ligure Lorenzo Forcieri (nella foto), infatti, si era rivolto nei giorni scorsi direttamente ai presidenti della Repubblica e del Consiglio per chiedere che il governo rispettasse l'impegno preso in Commissione bilancio del Senato di escludere i porti ricompresi nei Siti di bonifica di interesse nazionale (Sin) dalla revoca dei finanziamenti assegnati ai porti. Richiesta accettata quindi. Il governo ha accolto la proposta di Forcieri, visibilmente soddisfatto dall'iniziativa: "Così la norma è molto più equa" ha detto.
La sottrazione dei finanziamenti non spesi al 30 settembre 2010 avrebbe avuto pesanti ricadute sull'intera economia del territorio. "E' stata recepita l'esigenza di escludere i porti che, come quello della Spezia, essendo inseriti nei Siti di bonifica di interesse nazionale, sono andati incontro a ritardi nella realizzazione delle opere – spiega Silvia Velo, vicepresidente Pd della commissione Trasporti della Camera - non per loro negligenze ma in quanto dovuti alla moltiplicazione delle procedure e ad un allungamento notevole delle tempistiche. Ora la norma è molto più equa e risponde ad esigenze più ampie di quelle iniziali". Secondo il presidente dell'ap spezzina "restano nel provvedimento tagli consistenti, ma questa esclusione è uno strumento in grado di favorire la realizzazione di opere infrastrutturali nelle aree portuali così classificate".