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Politiche marittime

Dragaggi, decreti e Sin al RemTech Expo 2017

Il 18 maggio convegno con il ministero dell'Ambiente e gli esperti sulla materia. Al centro, il decreto 173/2016


Il 18 maggio, a Roma, si è il secondo evento propedeutico di RemTech Expo 2017, dedicato ai temi dei sedimenti marini. Sedimenti marini: caratterizzazione, dragaggio, trattamento e riutilizzo. Ad un anno dal Decreto del Ministero dell'Ambiente 173/2016, quali novità?, il titolo. La giornata è stata aperta da Francesco Messineo, segretario generale dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, qui in rappresentanza anche di Assoporti; Silvia Paparella, project manager di RemTech Expo; e da Andrea Zamariolo, coordinatore tecnico-scientifico della sezione COAST, con la partnership tecnica di "ambiente sc" e la media partnership di Ricicla.TV.

Tra gli argomenti-chiave, introdotti da Giuseppe Battarino, magistrato collaboratore della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il decreto del Ministero dell'Ambiente n.173/2016, approvato il 15 luglio scorso, che ha definito le modalità e i criteri tecnici per l'autorizzazione all'immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini. Un regolamento, come hanno ripreso anche Laura D'Aprile del ministero dell'Ambiente, Giuseppe Bortone del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente e Francesco Regoli dell'Università Politecnica delle Marche, è in vigore dal 21 settembre ed è collegato al decreto ministeriale 172/2016, approvato lo stesso giorno del 173, che disciplina le operazioni di dragaggio nei Siti di Interesse Nazionale (Sin). Il regolamento determina le modalità per il rilascio dell'autorizzazione (art. 109, comma 2, del Codice Ambiente), per l'immersione deliberata in mare dei materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni litoranei emersi (comma 1, lettera a, art. 109), le norme tecniche nelle aree portuali e marino costiere poste in siti Sin, anche al fine del reimpiego dei materiali dragati come richiesto dalla legge 84/94 (art. 5 bis, comma 6). Definisce inoltre i criteri, omogenei per tutto il territorio nazionale, per l'utilizzo di tali materiali ai fini di ripascimento o all'interno di ambienti conterminati, ai quali le Regioni conformano le modalità di caratterizzazione, classificazione ed accettabilità dei materiali in funzione del raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici marino costieri e di transizione. Regolamenta infine la gestione dei materiali provenienti dal dragaggio delle aree portuali e marino costiere non comprese in Sin e la gestione dei materiali provenienti dai siti di interesse nazionale risultanti da operazioni di dragaggio nelle aree portuali e marino costiere, al di fuori di detti siti. 

La legge del 94 (art. 5 bis, comma 2), prevede inoltre la reimmessione nei corpi idrici dai quali provengono (dietro specifiche analisi e trattamento) ovvero il riutilizzo per il rifacimento degli arenili, per la formazione di terreni costieri ovvero per il miglioramento dello stato dei fondali attraverso attività di capping. Non si applica alle operazioni inerenti i materiali provenienti dai siti di interesse nazionale risultanti da operazioni di dragaggio nelle aree portuali e marino costiere, destinati ad essere gestiti al di fuori di detti siti. Tali operazioni sono invece autorizzate nel rispetto delle modalità discendenti dall'applicazione dell'articolo 109, comma 2, del Codice Ambiente.

La seconda parte del programma ha visto una tavola rotonda, coordinata nell'ambito della Call for Abstract di RemTech Expo, in cui tutti i portatori di interesse, pubblici e privati, si sono confrontati sui temi della caratterizzazione dei sedimenti, le tecnologie innovative, l'eco-dragaggio, il trattamento, la gestione, il riutilizzo e l'analisi di casi eccellenti.

Hanno partecipato, oltre al ministero dell'Ambiente e al Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, Vincenzo Saggiomo della Stazione Zoologica di Napoli, Donatella Giacopetti di Unione Petrolifera, Franco Rocchi di ambiente sc e partner tecnico della giornata, Andrea Pedroncini di DHI Italia, Giovanni Preda di Trevi, Gianni Dapperu di Decomar e Marco Patacchia di Boskalis.