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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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A Capodichino l'"Aeroporto archeologico"

Sei pezzi, di cui due originali, provenienti dai musei archeologici di Napoli ed Ercolano, in esposizione permanente dentro lo scalo partenopeo


di Paolo Bosso 
 
Un percorso archeologico in aeroporto, tra arrivi e partenze, dove ritrovare i grandi classici dell'arte antica occidentale presenti nel territorio campano. È l'"aeroporto archeologico, iniziativa, la prima di questo tipo in Italia, che nasce da un'idea di Gesac, l'ente gestore dell'aeroporto, e della Soprintendenza Archeologica della Campania. È il primo frutto di un protocollo d'Intesa siglato a marzo dell'anno scorso tra gestore aeroportuale e ministero dei Beni Culturali con lo scopo di promuovere il prezioso patrimonio archeologico e culturale campano offrendo ai passeggeri una serie di grandi classici dell'iconografia antica romana e greca che non solo raccontano l'arte classica ma fanno anche da pro loco del patrimonio culturale della Campania.

Sono in tutto sei le opere esposte: la Nike Acefala (copia certificata in marmo) realizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN); il Trittolemo, originale in prestito dal Museo Archeologico dell'antica Capua; un'installazione del "Triclinium" proveniente dal MANN con reperti originali in ceramica, vetro e bronzo; una Urania originale sempre dal MANN; due copie del MANN di mosaici pompeiani rappresentanti  musici e Teatranti; infine una copia in bronzo di Hermes proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano. In comune il tema del "viaggio alato", come quello che compie la personificazione della vittoria Nike, o la musa dell'astronomia Urania, il messaggero degli dei Ermes. 

«Gli aeroporti hanno cambiato passo, ora disegnano gli interni, l'architettura, occupandosi di tante altre cose oltre alla mera gestione degli spazi, sforzandosi di non essere dei nonluoghi. L'archeologia oggi vive una nuova giovinezza: queste opere non sono riservate solo agli intenditori ma soprattutto ai turisti, alla gente comune, aprono una riflessione sulla bellezza», commenta Vito Riggio, presidente Enac, nel corso della presentazione a Capodichino del "parco museale" che ha come claim un viaggio in un'Italia "sacra agli dei", la haec est Italia diis raccontata nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. «Con il Patto per Napoli stiamo recuperando la bellezza e la cooperazione istituzionale», commenta il sindaco Luigi De Magistris, riferendosi all'accordo stipulato a ottobre scorso tra Comune e governo per un finanziamento da 308 milioni destinato alla città.