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19 aprile 2024, Aggiornato alle 09,15
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La funzione "sociale" dell'aeroporto di Salerno. Convegno Propeller-Enac

Una giornata di studio, tenuta Fisciano, per analizzare la competitività dello scalo in un ottica di sistema con Napoli


"L'Aeroporto di Salerno tra Piano Nazionale Aeroporti e Sistema Aeroportuale Campano: profili economico–giuridici". E' il titolo della tavola rotonda tenuta oggi presso l'Aula Conferenze dell'Osservatorio Appennino Meridionale – Campus Universitario di Fisciano, una giornata di studio organizzata dall'International Propeller Club Port of Salerno in parternship con l'associazione FlySalerno e con il Patrocinio dell'Enac.

Ha introdotto i lavori il direttore aeroportuale Enac Campania, Gennaro Bronzone, il quale sottolinea l'impegno congiunto di Enac e ministero Infrastrutture e dei Trasporti nella redazione del Piano nazionale aeroporti, che ha pianificato il ruolo degli scali presenti sul territorio nazionale, basandosi sul rapporto traffico/bacino di utenza.

 
Stefano De Luca, docente di analisi dei sistemi di trasporto dell'ateneo Salernitano, con un'articolata relazione illustrativa ha dedotto le peculiarità dello scalo di Pontecagnano, affermandone, in base agli studi effettuati, competitività, complementarietà e non ridondanza nell'ottica di un sistema multi-aeroportuale, in cui gli scali di Napoli e Salerno, non devono assolutamente essere in competizione, ma complementari rispetto alle esigenze dei residenti dell'intero territorio campano. E' auspicabile, per ottimizzare la sinergia tra due aeroporti, così vicini tra loro, che vi sia un gestore unico.

Michele Comenale Pinto docente di Diritto della Navigazione all'Università degli Studi di Sassari, ha sottolineato come, dopo la riforma della parte aeronautica del Codice della Navigazione, si siano ben delineati i compiti del gestore aeroportuale. Assumendo come parametro di valutazione il sistema aeroportuale sardo e le sue peculiarità ( continuità territoriale e oneri pubblici, ha sostenuto che in un periodo come quello odierno di spending review occorre contemperare la necessità di non istituire nuovi scali con quello del ruolo "sociale" dell'aeroporto in una regione, in quanto garanzia del diritto alla mobilità.

Giancarlo Vitolo, amministratore della Travel Before – tour operator, si è soffermato sui positivi numeri riscontrati nel traffico charteristico dell'estate appena trascorsa. L' aeroporto di Salerno è risultato "alternativo" in un'ottica di spartizione del traffico difronte ad una domanda interregionale di trasporto aereo. Conclude facendo appello alle Istituzioni a fare"squadra" per raggiungere obiettivi comuni per la crescita economica del territorio, di cui la piena funzionalità dell'aeroporto è parte integrante.

Orazio De Nigris, Ceo della Salerno Stazione Marittima, sottolinea come, dopo la riforma portuale, che ha istituito l'Autorità di sistema portuale del Tirreno, che è giunta l'ora di ipotizzare un sistema aeroportuale campano. Ha puntato il dito sulla necessità impellente che le due infrastrutture siano potenziate (allungamento della pista dell'aeroporto, e dragaggi per il porto). Se si apporteranno tali migliorie potremmo finalmente parlare di rete infrastrutturale "sociale" con positive ricadute economiche sul territorio e conseguente miglioramento della qualità della vita.

Ha concluso i lavori Antonio Ilardi, presidente dell'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi, il quale ribadisce che non vi è nessuna concorrenza con Napoli stante le sostanziali differenze strategiche ed infrastrutturali tra i due scali che potranno in futuro lavorare in regime di complementarietà. C'e' da sottolineare che invece vi è stata, negli anni scorsi, una manifesta ostilità da parte della società di gestione dello scalo aeroportuale napoletano ogni volta che venivano legittimamente portate avanti le istanze per il potenziamento dell'aeroporto di Pontecagnano. Unitamente a ciò si riscontra una disparità di trattamento da parte delle istituzioni statali per quanto concerne la ripartizione dei finanziamenti. Si ribadisce che l'ottimizzazione del traffico dei due scali campani possa essere raggiunta anche attraverso due gestori distinti.