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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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2015, cresce l'Europa delle ferrovie

Rapporto annuale Union Internationale des Chemins de Fer. Nei prossimi quattro anni il trasporto intermodale crescerà del 7,4% e nel 2015 circoleranno 260 milioni di tonnellate su ferro


Il trasporto intermodale in Europa segnerà nei prossimi quattro anni un tasso di crescita consistente. La notizia viene dagli ultimi dati di Union Internationale des Chemins de Fer (Uic) che prevede per il trasporto combinato una crescita pari al 7,4% fino al 2015. Il dato, purtroppo, non recupera la grossa perdita del 2009, pari al 20%, ma le cifre del 2010 sono comunque confortanti visto che l'incremento sarà pari al 5%.
Nel 2015 in Europa circoleranno 260 milioni di tonnellate su ferro. Il dossier, pubblicato lo scorso anno, è il terzo di una serie inaugurata nel 2005, e affronta le prospettive di crescita del traffico intermodale su scala nazionale ed europea, le strutture di mercato, i modelli di contrattazione e i traffici per segmento. Rispetto al 2007, i servizi intermodali non accompagnati sono cresciuti dell'11% nel 2009. Nel 2009, 154,5 milioni di tonnellate di merci sono state trasportate in servizi intermodali non accompagnati. Di questo totale, il 55%, pari a 84,5 milioni di tonnellate, sono via porto-entroterra e il 45% (70 milioni di tonnellate) via traffico continentale. Il report sottolinea anche che attualmente gli operatori tradizionali di questi servizi di trasporto controllano il 52% del volume totale.
Nata nell'ottobre 1922, l'Uic inizialmente aveva lo scopo di coordinare l'operato delle varie ferrovie nazionali europee nel dopoguerra. In quel periodo gli obiettivi primari erano la standardizzazione dei sistemi ferroviari dei diversi paesi europei e il miglioramento dei metodi di costruzione e sfruttamento delle ferrovie. Oggi il suo compito è quello di emettere normative comuni riguardo al materiale rotabile, alle infrastrutture e agli standard di sicurezza, in modo da rendere interoperabili i diversi sistemi ferroviari europei. 
L'associazione ha anche un'unità monetaria privata, il Franco Uic, classificato Xfu dalla normativa Iso 4217. La sede centrale è in Rue Jean Rey 16 a Parigi.