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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Politiche marittime

Riforma, Savona verso l'autonomia

Conferenza Stato-Regioni approva proposta regionale: tre anni di indipendenza amministrativa


Un'autonomia amministrativa per tre anni dopo l'entrata in vigore della riforma. È la proposta lanciata dalla Regione Liguria per l'Autorità portuale di Savona che ha ricevuto ieri a Roma l'ok della Commissione infrastrutture nella Conferenza Stato-Regioni. «Ho ribadito la centralità anche della creazione dell'Autorità di sistema, indispensabile per coordinare le politiche di sviluppo della portualità con altre reti di trasporto su ferro, gomma e aereo» ha commentato l'assessore allo Sviluppo Economico regionale, Edoardo Rixi, promotore della proposta.

L'ok della Conferenza è un buon segnale per tutti quei porti che hanno protestato contro gli accorpamenti. Proprio Savona, insieme a Salerno, sono le due autorità portuali che hanno avviato la battaglia più dura. Prende corpo l'ipotesi emersa qualche settimana nella penultima riunione Stato-Regioni: far entrare in vigore la riforma e sperimentare su alcuni porti accorpati una certa autonomia gestionale, quella che gli imprenditori salernitani hanno recentemente elencato in quattro punti:

• Piano di investimenti
• Piano regolatore
• Destinazione aree
• Indirizzo, programmazione, coordinamento, regolazione, promozione

Accorpati o no, i porti virtuosi chiedono il mantenimento di questi strumenti, invece di demandarli all'Autorità di sistema.