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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Onorato prende Tirrenia cedendo qualcosa

L'Antitrust autorizza l'acquisizione esclusiva a patto che incrementi le corse della Genova-Olbia, ceda il 10% della Civitavecchia-Olbia che a sua volta deve mantenere i prezzi dei biglietti sui livelli dell'anno scorso


di Paolo Bosso 
 
L'armatore napoletano Vincenzo Onorato può prendere il cento per cento delle società Moby e Compagnia Italiana di Navigazione (Cin, quella che ha acquisito Tirrenia) a patto che rispetti su due rotte, la Civitavecchia-Olbia e la Genova-Olbia, un certo piano di incremento corse, ceda una parte della capacità di trasporto e, infine, applichi tariffe prestabilite. Sono le condizioni con cui l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha autorizzato (bollettino 47/2015) la Onorato Partecipazioni ad acquisire il controllo esclusivo di Moby (di cui ha il 52,64%) e Cin (dove Moby ha il 40%). 
 
Genova e Civitavecchia-Olbia 
L'operazione di controllo esclusivo andrebbe a creare «una posizione dominante sub specie monopolio» soltanto su queste due rotte, le uniche delle 18 complessive che si andrebbero a sovrapporre dopo che Onorato acquisirà il cento per cento di Moby e Cin. Due servizi su cui i due operatori dal 2013 sono in un regime di concorrenza «particolarmente aggressiva».
 
La crisi impedisce la concorrenza 
L'unico modo per evitare una situazione di questo tipo sarebbe permettendo l'ingresso di nuovi operatori. Per l'Agcm non basta, come ha dichiarato la Onorato Partecipazioni in audizione sul caso, il basso prezzo del carburante, la disponibilità di navi sul mercato e di slot nei porti. C'è una «riduzione strutturale della domanda»: il segmento passeggeri sulla rotta Civitavecchia-Olbia, scrive l'Antitrust, ha complessivamente subito una riduzione di circa 800mila passeggeri tra il 2010 e il 2014 grazie anche all'uscita di concorrenti quali Snav, Sardinia Ferries, Saremar e Go in Sardinia. Oggi restano soltanto Cin e Moby, e mentre la prima ha «mantenuto pressocché costante il numero di passeggeri trasportati (raddoppiando, di fatto, la sua quota di mercato tra il 2010 e il 2014), Moby ha perso circa il 60/65 per cento dei passeggeri» nello stesso periodo. Ottenendo Cin, che sostituendo Tirrenia opera «in regime di convenzione con navi di elevata capacità e dietro ingenti sussidi pubblici», la concentrazione di Onorato «è in grado di esercitare una minaccia credibile nei confronti di un potenziale concorrente». In altre parole c'è il «rischio concreto» che il «monopolista sulle due rotte in sovrapposizione, al fine di massimizzare i profitti, riduca la quantità e contestualmente aumenti i prezzi a danno dei consumatori finali». Il monopolio formale che inevitabilmente si verrebbe a creare può essere eliminato nei fatti secondo l'Antitrust solo cedendo una parte del servizio a terzi e mantenendo almeno per l'anno prossimo invariato il costo dei biglietti. Da qui quattro precondizioni necessarie:

• Moby e Cin dovranno rispettare un piano corse 2016 con un incremento del 19 per cento delle corse sulla rotta Genova-Olbia. Per la Civitavecchia-Olbia è accettabile una situazione stazionaria o una «diminuzione non apprezzabile» (quella presentata da Moby all'Agcm prevede un calo dello 0,32%).

• Moby e Cin dovranno avere l'autorizzazione dall'Antitrust per il piano corse 2017.

• Moby e Cin nel 2016 dovranno cedere il 10 per cento della capacità di trasporto sulla rotta Civitavecchia-Olbia a un prezzo retail minus del 20 per cento per pacchetti base (due passeggeri con auto e due passeggeri con auto e cabina).

• Infine, Moby e Cin nella stagione 2016 dovranno applicare sulla Civitavecchia-Olbia, da aprile a settembre, tariffe non superiori ai prezzi massimi praticati da Moby nello stesso periodo del 2014.