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15 aprile 2024, Aggiornato alle 20,05
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Uno sguardo sul commercio del carbone

La riunione annuale del Ciab (Coal Industry Advisory Board), svoltasi a Parigi, ha offerto l'occasione per fare il punto sui traffici mondiali del minerale nero


Nel corso della riunione annuale del Ciab (Coal Industry Advisory Board), svoltasi a Parigi, Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni (Associazione Generale Operatori Carboni) ha reso noto che nel 2015 l'Italia importerà 16 milioni di tonnellate di carbone da vapore e 4 milioni di tonnellate di carbone metallurgico e PCI in linea rispetto al 2014. Per quanto riguarda il commercio di carbone via mare a livello globale, riferisce l'Agenda Confitarma, il 2015 presenta un andamento tendenzialmente stabile con circa 1.200 milioni di tonnellate, dopo 10 anni di crescita costante a un tasso del 3,5%, mentre la produzione mondiale di carbone è stimata pari a circa 7,2 miliardi di tonnellate, anch'essa in linea con il 2014.

In merito alla 21° Conferenza delle Parti (COP21), che si terrà a Parigi dal 30 novembre all'11 dicembre, Clavarino – delegato del governo italiano al consiglio Ciab, organo consultivo sul carbone della Iea (Agenzia Internazionale dell'Energia) – ha chiesto un accordo sul clima efficace, in grado di integrare gli imperativi ambientali con i legittimi obiettivi di sicurezza energetica, sviluppo economico ed eliminazione di condizioni di povertà. Secondo l'Iea il carbone fornisce il 41% dell'elettricità mondiale ed è una materia prima fondamentale per la produzione di acciaio e cemento: esso fornisce, infatti, rispettivamente il 70% e il 90% dell'elettricità necessaria per la loro produzione a livello mondiale.