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19 aprile 2024, Aggiornato alle 09,15
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Logistica

Frontiere sbarrate? Più costi per l'autotrasporto

L'inasprimento dei controlli seguito alla crisi del migranti causa ritardi per i camionisti e per la consegna delle merci


Tra le conseguenze dell'attuale crisi dei migranti, c'è l'inasprimento delle restrizioni alle frontiere interne dell'Europa. La situazione di emergenza sta aggravando i tempi di viaggio ed i costi per gli operatori di trasporto stradale, tanto che alcuni di loro sono intenzionati ad introdurre nuovi oneri allo scopo di compensare le perdite.


Frontiere difficili
Oltre alle chiusure di emergenza delle frontiere fra l'Ungheria e ed i paesi vicini Serbia e Croazia, anche Germania, Austria e Slovacchia hanno tutte reimposto controlli delle identità in alcune sezioni delle loro frontiere, mentre si dice che la Polonia ed i Paesi Bassi stiano considerando se comportarsi analogamente. Gli esperti, spiegano Loydsloadinglist.com e Cisco, ricordano che la minaccia alla zona di Schengen presenta un prezzo finanziario così come un costo umanitario. Quando i camion arrivano in ritardo, scaricano le merci più tardi e sono più lenti nel prelevare i nuovi carichi, cosa che presto comporta una carenza di capacità.


Ritardo uguale costi
Secondo l'associazione olandese dei trasporti e della logistica, se dovessero essere istituiti dei controlli lungo tutte le frontiere della zona di Schengen le perdite dei guadagni per le sole imprese di trasporto olandesi ammonterebbero a 600 milioni di euro all'anno, partendo dal presupposto di un'ora di ritardo per ogni frontiera. Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani) di Bergamo, ha dichiarato che i rallentamenti del traffico sono aumentati nelle regioni di confine in Germania, Ungheria e Repubblica Ceca, ma ha altresì detto che "non ci si trova in una situazione di emergenza". I costi del trasporto alla volta del Regno Unito sono invece già aumentati a causa dell'inasprimento delle procedure di sicurezza nel porto francese di Calais, afferma Bendotti, dal momento che i migranti cercano di attraversare la Manica da Calais alla Gran Bretagna, spesso introducendosi di nascosto nel cassone del camion.