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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Sciopero Conateco, Napoli congela duemila container

Questa settimana mancato approdo per due navi Msc e sbarco a metà per una terza. Merce che arriverà con due settimane di ritardo. Oggi giorno cruciale al Comitato portuale per discutere la decadenza della concessione al terminalista


di Paolo Bosso

Questa settimana di scioperi al terminal container del porto di Napoli farà mancare all'appello più di duemila contenitori. Merce che non andrà persa ma che arriverà con almeno quindici giorni di ritardo dopo che sarà deviata su altri scali, tra cui La Spezia, trasbordata e portata qui con altre navi. Un milione di euro "congelati" per l'indotto del porto, per chi quella merce deve farla approdare, scaricare e movimentare nel territorio: servizi tecnico-nautici, spedizionieri, agenti marittimi, autotrasportatori. 

Un milione congelato 
Lo sciopero di lunedì e oggi al terminal container di Conateco, contro una procedura di licenziamento per 101 persone avviata dall'azienda, ha condizionato la movimentazione di una nave, Msc Samantha, che ha scaricato a metà. A questa si aggiungono altre due navi, sempre Msc, che hanno annullato gli approdi di questa settimana. Se si trattasse di merce perduta, stiamo parlando di circa un milione di euro in fumo per l'indotto del porto.

L'armatore elvetico Msc ha chiesto notizie a Conateco in merito all'andamento delle proteste. Per domani è confermato un altro sciopero, il terzo della settimana dopo lunedì e mercoledì. Per la prossima settimana ne sono stati proclamati altri quattro, che se si dovessero confermare obbligheranno Msc ad annullare gli approdi di cinque navi. Intanto, per i prossimi giorni, anche il coordinamento Fai della Campania, che rappresenta gli autotrasportatori, ha annunciato uno «stato di agitazione».
 
Prefettura 
Mentre ieri scattava la cassa integrazione straordinaria per 28 dipendenti Soteco, il terminal container di fianco Conateco, oggi c'è stato l'incontro in Prefettura tra terminalista, autorità portuale, sindacati e Regione. Le posizioni sono rimaste grossomodo le stesse, con Conateco che ha tutta l'intenzione di licenziare 101 dipendenti e ha già tagliato la busta paga di 250 euro, in media, a tutti i suoi 360 dipendenti. 
 
Decadenza, non revoca 
Ma il giorno cruciale sarà domani, quando il Comitato portuale si riunirà per discutere della decadenza (e non revoca come abbiamo invece scritto tutti, incluso noi di Informazioni Marittime) della concessione demaniale trentennale per Conateco, iniziata nel 2008. La decadenza ha una natura differente dalla revoca: la prima è una diretta conseguenza di una situazione che porta necessariamente all'atto di decadenza, in questo caso i mancati pagamenti dei canoni di concessione annuale; la seconda è un atto del concessore che può avere motivi non direttamente riconducibili a un comportamento del concessionario. «Nel caso della decadenza, siamo di fronte a un atto più pesante della revoca, perché chiama in causa direttamente le responsabilità del terminalista», commenta Antonio D'Auria della Filt-Cgil.