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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Sicurezza, le proposte Vtg Italia per il trasporto ferroviario

L'azienda milanese dice la sua sulle politiche da attuare nel trasporto ferroviario e intermodale. Risorse governative mirate, controlli con soglia minima di allarme per le merci pericolose e più qualità nelle etichettature. L'azienda compie massicci investimenti in nuovi carri


Vtg Italia – azienda con casa madre in Germania specializzata in trasporti ferroviari e intermodali – dice la sua sulla politica da attuare per rilanciare il settore del trasporto merci ferroviario. «Il ministero delle Finanze - spiega l'azienda - dovrebbe dedicare risorse mirate al rilancio del trasporto ferroviario delle merci e non provvedimenti a pioggia che poco aiutano il sistema». In particolare Vtg propone un controllo delle "supposte" perdite di merci pericolose da carri ferroviari da parte di operatori di Rete Ferroviaria Italiana. «La base - spiega -sarebbe l'indicazione precisa di una soglia minima di allarme che per il Gpl potrebbe essere quella di 10.000 ppm al minimo, ovvero 1% di concentrazione, ben al di sotto del limite di esplosività. Infine maggiori controlli delle etichettature, a dir poco fantasiose, e manutenzione costante dei carri».
I nuovi investimenti. L'azienda ha compiuto massicci investimenti in carri ferroviari e nella sicurezza. Nei giorni scorsi ha acquistato 50 carri di ultima generazione da 120 metri cubi con assi rinforzati da 22,5 tonnellate per il trasporto di Gpl, un investimento pari a circa 4 milioni di euro. «Abbiamo deciso di investire - affermano i vertici societari - perché crediamo fortemente nelle forme di trasporto "pulite" come quelle su rotaia. Quanto alla sicurezza contiamo molto nel contributo che il ministero dei Trasporti, l'Ansf - Agenzia Nazionale Servizi Ferroviari - e i Vigili del Fuoco sapranno dare al governo per l'emanazione di leggi ad hoc, in grado di migliorare la sicurezza del trasporto, in un'ottica di rispetto ed applicazione delle normative internazionali in materia». 
Il fatturato. Vtg Italia Srl (che in Italia ha sede generale a Milano e un ufficio a Genova) si appresta a chiudere il 2010 con un fatturato di oltre 5 milioni di euro per quanto riguarda il settore trasporti Gpl e di venti milioni di euro complessivi per il settore trasporti e noleggi. Numeri importanti, anche perché Vtg ha saputo tener fronte al blocco delle spedizioni da parte della Francia, durato per un mese. 
Puntare sulla sicurezza. Importanti gli investimenti sulla sicurezza fatti in proprio. L'azienda sta infatti facendo revisionare tutte le valvole dei carri per il trasporto di Gpl, dotandole di un sistema di chiusura rapida automatica; sta svecchiando la flotta dei carri per trasporto di merce pericolosa con una sostituzione programmata dei carri più anziani; sta sostituendo gli assi dei carri più vecchi con assi più potenti, da 22,5 tonnellate per asse al posto di quelli da 20 tonnellate, senza chiedere l'innalzamento delle portate. «L'acquisto dei cinquanta carri - commenta il Dr. Enrico Torre, Wagon Hire Division Manager di Vtg Italia - rientra perfettamente in questa politica sulla sicurezza e l'efficienza».
Nella foto Enrico Torre, dirigente della filiale italiana Vtg