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18 aprile 2024, Aggiornato alle 16,01
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Cna-Fita: "L'autotrasporto siciliano paralizzato"

Dopo la chiusura per frana dell'autostrada Palermo-Catania, l'associazione annuncia di essere pronta a mobilitarsi "se non verranno individuate, tempestivamente, soluzioni percorribili"


L'autotrasporto siciliano, paralizzato in seguito alla chiusura dell'autostrada Palermo-Catania a causa di un movimento franoso che ne ha danneggiato un viadotto, è pronto a mobilitarsi se non verranno individuate, tempestivamente, soluzioni percorribili. Lo afferma, senza giri di parole, Cna-Fita che in un comunicato ricorda le difficoltà vissute dagli autotrasportatori non solo siciliani per le emergenze infrastrutturali degli ultimi mesi.  A cominciare dal crollo, a gennaio, del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, salito alla ribalta delle cronache nazionali per avere ceduto pochi giorni dopo la sua inaugurazione. Qualche giorno fa – spiega l'associazione – c'è stata invece la chiusura di un tratto della Salerno-Reggio Calabria per un altro crollo.  "In una regione, la Sicilia, già fortemente penalizzata per le croniche carenze infrastrutturali, sia stradali che ferroviarie – ha detto Cinzia Franchini, presidente nazionale della Cna-Fita - questa ennesima chiusura rischia di portare al collasso molte imprese dell'autotrasporto che da anni si dibattono tra i tanti problemi del settore.  Anche i percorsi stradali alternativi individuati o non sono praticabili per i mezzi pesanti o allungano le tratte di percorrenza di molti chilometri con un aggravio di costi insostenibile. Ancora una volta – ha continuato la Franchini - le inefficienze e le negligenze di un ‘sistema' rischiano di ricadere sugli operatori economici dell'isola, dai produttori agricoli, ai commercianti agli autotrasportatori. Per questo – conclude la presidente della Cna-Fita - chiediamo al ministro Del Rio un incontro urgente; è indispensabile individuare insieme soluzioni plausibili per limitare i danni".

Fonte immagini: Ansa