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Crociere 2015, tiene il mercato italiano

Sergio Senesi, presidente di Cemar, prevede per l'anno in corso un settore stabile, con una lieve crescita dei passeggeri


Una sostanziale tenuta (con una lieve crescita in termini di utenti) per il mercato crocieristico italiano nel 2015. La prevede Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, che ne ha parlato questa mattina a Miami nell'ambito del Seatrade Cruise Shipping, la principale manifestazione mondiale dedicata agli operatori delle crociere. Le proiezioni per l'anno appena iniziato indicano un piccolo incremento in termini di passeggeri movimentati: 10.662.000 unità (+2,82% rispetto al 2014, un po' meno di quanto previsto da Risposte Turismo), di cui 5.912.000 in transito e 4.457.000 imbarcanti e sbarcanti. Stabile invece il numero di toccate nave nei porti italiani (saranno 4.577 nel 2015 contro le 4.575 del 2014) così come il numero di armatori presenti nel nostro paese (54 sia nel 2014 che nel 2015).

Le prospettive per il 2015
Sempre secondo le previsioni di Cemar Agency Network, al termine del 2015 saranno transitate nelle acque italiane 151 diverse navi da crociera contro le 145 del 2014 (+4,13%), mentre i porti italiani coinvolti nell'attività crocieristica passano da 70 nel 2014 a 79 nel 2015. "Il 2015 – ha detto Senesi - sarà una stagione molto interessante per il mercato crocieristico nel Mar Mediterraneo. Il prezzo del bunker è ai minimi storici, mentre il rafforzamento del dollaro sull'euro consentirà di risparmiare circa il 20% sui servizi portuali e a terra e favorirà l'afflusso di crocieristi dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti. La speranza – ha aggiunto il presidente di Cemar - è che un euro così debole sia un motivo in più che spinga le compagnie americane ad affidare ai cantieri italiani la costruzioni di nuove unità". Senesi ritiene che nel 2015 l'incremento del traffico crocieristico avrebbe potuto essere ancora più forte ma l'autolimitazione della dimensione delle navi su Venezia ha sicuramente rallentato l'intero mercato, non solo in Adriatico ma anche su alcuni porti del Mar Tirreno. "La burocrazia italiana – lamenta Senesi - continua purtroppo a scoraggiare tanti armatori: Venezia è il caso più eclatante, ma anche Portofino ha diverse problematiche legate al punto di fonda, ancora irrisolte dopo mesi di incontri tra le Autorità".

In vent'anni mercato decuplicato

In Italia la crociera è un mercato ormai consolidato e in buona salute. Se si guarda agli ultimi vent'anni, Cemar registra una crescita mostruosa. Nel 1995 la crociera era praticamente roba per pochi, con appena un milione di passeggeri in transito, in sbarco o in imbarco nel nostro paese. In vent'anni il numero è decuplicato, con il numero di approdi raddoppiato. 

I primi sette porti crocieristici italiani nel 2015 (tra parentesi il numero di passeggeri movimentati)

1. Civitavecchia (2.190.000)

2. Venezia (1.524.000)

3. Napoli (1.222.000)

4. Savona (1.050.000)

5. Genova (790.000)

6. Livorno (650.000)

7. La Spezia (620.000) 

Nel 2015 saranno 4 i porti (Civitavecchia, Venezia, Napoli e Savona) che supereranno il milione di passeggeri contro i 3 del 2014 e i 5 del 2013, mentre solo 3 si assesteranno tra i 500mila e il milione (Genova, Livorno, La Spezia) contro i 4 del 2014. Troviamo quindi 8 porti tra i 100 e i 500mila passeggeri (Palermo, Bari, Messina, Salerno, Brindisi, Trieste, Olbia e Cagliari) e poi ancora 3 porti tra i 50 e i 100mila pax (Catania, Trapani e Sorrento) e 16 porti tra i 10 e i 50mila pax. Chiudono la classifica i 45 porti minori italiani, che non raggiungono i 10mila passeggeri movimentati.

Tag: crociere