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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Armatori

Portacontainer: gigantismo bloccato dai debiti?

L'indebitamento di molte compagnie armatoriali potrebbe ridurre la richiesta di nuove Ultra Large Container Vessel

di Massimo Granieri 

(articolo tratto da Dl News, foglio telematico a cura di Decio Lucano) 

Sebbene dalla seconda metà dello scorso anno, il mercato dei noli abbia ridato un po' di serenità agli armatori delle portacontainer, si è ancora molto distanti dall'aver superato il tunnel. Dopo circa cinque anni di perdite, l'indebitamento della maggiore parte di queste compagnie armatoriali è tale da necessitare ancora parecchio tempo di "buon vento" per bilanciare le loro finanze.

Il problema delle Ulcv 

E' questo il maggior motivo per cui il finanziamento dell'ultima generazione delle Ultra Large Container Vessel (Ulcv) sta diventando un problema pressante per molte linee ossessionate da bilanci pesanti già per se stessi. Le perdite subite nell'ultimo quinquennio non solo creano problemi al finanziamento delle nuove costruzioni ma rendono difficile anche il reperimento dei fondi necessari per la normale gestione operativa e commerciale delle stesse imprese  al punto che, per ricapitalizzare la casse, chi può (i grandi nomi dell'armamento mondiale) sono stati forzati a chiudere o vendere una o più componenti del gruppo stesso, o vendere beni o partecipazioni di altre società collaterali. 

Le grandi compagnie 

E' evidente che solamente le grandi aziende hanno la possibilità di operare sui bilanci in questo modo e quindi riuscire a reperire finanziamenti da investire in nuove costruzioni. Le nuove Ulcv sembrano quindi destinate a questo ristretto numero di armatori, lasciando eventualmente agli operatori la possibilità di noleggiarle da questi gruppi a lungo termine. Leggevo da qualche parte il parere di "esperti" del mercato dei carichi secchi che indicavano la via del  gigantismo navale anche per le bulkcarrier per recuperare redditività massimizzando la capacità di carico rispetto ai costi di gestione. Forse questi signori non hanno ben presente a quali livelli di passività si trova questo tipo armamento, e soprattutto non sanno  che le materie prime non seguono gli stessi criteri di trasporto e di movimentazione di un container.