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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Pirati, Cina e Indonesia nuove aree a rischio

L'International Maritime Bureau pubblica gli ultimi dati. Diminuiscono gli attacchi rispetto all'anno scorso. Quest'anno gli arrembaggi sono stati 289, 17 in meno rispetto all'anno scorso. Si triplicano gli attacchi nella Cina meridionale e in Indonesia


Gli attacchi dei pirati sono in leggero calo. Il numero dei sequestri resta analogo al 2009 ma la presenza delle forze navali nel Corno d'Africa sta avendo i suoi frutti. I dati vengono dall'International Maritime Bureau e interessano i primi nove mesi di quest'anno. Gli atti di pirateria marittima in tutto il mondo sono stati 289, rispetto ai 306 dello stesso periodo dello scorso anno, di cui il 44% attuati dai pirati somali. Delle 39 navi sequestrate (34 nel 2009) 35 sono state catturate da pirati somali. Questi ultimi, utilizzando pescherecci d'altura, lo scorso luglio hanno bloccato una chimichiera nella parte meridionale del Mar Rosso realizzando il primo sequestro di una nave avvenuto in quell'area.
Nel periodo gennaio-settembre di quest'anno sono state 128 le navi abbordate e 52 quelle oggetto di colpi d'arma da fuoco, mentre 70 navi sono riuscite a scampare all'assalto dei pirati. Nel corso degli attacchi i pirati hanno usato armi da fuoco in 137 occasioni e armi da taglio in 66. Gli attacchi hanno provocato la morte di un marittimo, il ferimento di 27 e la cattura di 773 membri degli equipaggi.
Il Golfo di Aden, zona sensibile, registra un netto calo degli attacchi. Sono stati solo 44 nei primi nove mesi rispetto ai 100 dello scorso anno, anche se, come sottolinea l'Imb, la stagione dei monsoni, durata fino a metà settembre, a reso quasi impossibili gli assalti.
Le nuove zone calde. L'Imb ha rilevato come anche il Mare della Cina meridionale sia diventata un'area ad elevato rischio nella quale si sono verificati 30 attacchi con 21 abbordaggi, un numero triplo rispetto a quello dei primi nove mesi dello scorso anno. Pare che i pirati che operano in quest'area usino metodi d'azione pressoché identici. Anche l'indonesia si aggiunge alla lista con 26 attacchi rispetto ai sette dei primi nove mesi del 2009. In Nigeria gli incidenti sono stati 11 anche se - ha precisato Imb - il numero reale di assalti è molto probabilmente più elevato.