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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Cargo ferroviario in calo. Fs sul banco degli imputati

Dopo i segnali di ripresa di inizio anno, i primi nove mesi del 2010 segnano un -6%. Confetra: "Non è crisi ma il risultato di una exit strategy da parte di Fs" 


Dopo il crollo del 32% registrato l'anno scorso, il cargo merci ferroviario italiano si avvia a chiudere il 2010 con un ulteriore sensibile calo. Secondo Confetra, «la dimostrazione che non si è mai trattato di una crisi congiunturale ma di una vera a propria exit strategy messa in atto da F.S. per uscire da questa modalità». I dati dei primi tre trimestri smentiscono purtroppo le stime di ripresa del traffico rilevate all'inizio dell'anno dal centro studi Confetra e rendono verosimile un calo intorno al 6%.
«Il fatto più grave - spiega la Confederazione Generale Italiana dei trasporti e della Logistica - è che questa non è una ritirata pilotata a livello politico per posizionare il cargo ferroviario su assetti più razionali aperti ai nuovi operatori, ma un collasso aziendale che rischia di travolgere le preziose risorse pubbliche e private impegnate nella ferrovia».
«Il decreto sul ferrobonus (i contributi per gli utilizzatori del cargo), è stato un'ottima iniziativa - dice Confetra - ma senza un Piano Nazionale del Sistema Ferroviario Italiano la crisi diventerà presto irreversibile».