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16 aprile 2024, Aggiornato alle 08,42
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Dopo tre anni Cosco torna all'utile

30 milioni di dollari sul 2013, quasi il 500% in più. Tasso di crescita intorno al 5% per i prossimi cinque anni. Piano da 1,7 miliardi per realizzare 53 nuove navi


Dopo tre anni consecutivi in perdita, il gruppo cinese China Ocean Shipping Group, meglio conosciuto come Cosco, ritorna all'utile. Lo rende noto l'agenzia stampa cinese Xinhua. 5,04 miliardi di yuan, pari a 809,26 milioni di dollari, totalizzati nel 2014, con ricavi operativi cresciuti del 2% e una redditività annuale prevista tra il 4 e il 5,5% fino al 2020. Per rendersi conto delle perdite degli anni precedenti, basta tenere conto che l'utile dell'anno scorso corrisponde ad una crescita del 491% sul 2013 (pari a 30,9 milioni di dollari in più).

Cosco, che si trova attualmente al sesto posto nella classifica mondiale degli armatori specializzati in container, ha una flotta di 162 navi, 91 di proprietà e 71 a noleggio. Il portafoglio ordini è attualmente di 10 unità ma la compagnia ha annnunciato un prestito di 1,75 miliardi di dollari erogato dalla Bank of China per finanziare 53 nuove navi tra portacontainer, petroliere e portarinfuse solide. Andranno a sostituire le 100 unità demolite negli ultimi due anni.

Nella foto, a sinistra, Ma Zehua, amministratore delegato Cosco