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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Politiche marittime

Dragaggi e segretario, i nodi del porto di Napoli

Il 5 febbraio riunione del Comitato dedicata all'escavo dei fondali e alla nomina di Squillante come facente funzioni. Un segretario generale per concorso ed un piano di aiuti per la compagnia portuale


di Paolo Bosso 
 
Il porto di Napoli inizia il nuovo anno con due gare e la questione segretario generale. Il commissario Francesco Karrer, nel corso dell'ultima seduta del Comitato portuale, ha garantito che a breve saranno aggiudicati i lavori per il completamento della rete fognaria (22 milioni) e stradale (31,6), al momento le uniche due opere partite della dozzina incluse nel Grande progetto del porto. 
 
/ aggiornamento delle ore 16.00. Il Provveditorato alle Opere pubbliche, che agisce in qualità di stazione unica appaltante, informa che il 27 gennaio si riunirà la commissione di aggiudicazione per i lavori alle fogne, e il 2 febbraio quella per le strade. Le commissioni avranno 60 giorni per le valutazioni.

Il 31 gennaio scade il mandato del segretario generale Emilio Squillante, incerto se restare fino a poche settimane fa. Karrer ha proposto al Comitato di nominare Squillante come facente funzioni, fino all'arrivo del prossimo presidente dell'Autorità portuale che nominerà poi il suo segretario. In seguito, questa l'idea del commissario, si potrebbe procedere ad un concorso per titoli degli aspiranti alla carica di segretario generale. Karrer gode di una proroga che scadrà ad aprile ma al momento è probabile che ne arriverà un'altra visto lo stallo politico dei porti e la volontà del premier Renzi di commissariare quelli in scadenza, in attesa della riforma della legge 84/94 che, garantisce il governo, sarà pronta a marzo. La risposta del Comitato sulla proposta di Squillante arriverà il 5 febbraio, data della prossima riunione che sarà completamente dedicata ai dragaggi.
 
Autorizzati dal ministero dell'Ambiente con un decreto il 16 ottobre (il testo integrale lo trovate qui), chiedono diversi test che di fatto inchiodano l'avvio dell'opera su analisi ambientali molto difficili da superare. Lo scoglio riguarda il grado di permeabilità della cassa di colmata che accoglierà i materiali di risulta dell'escavo (art. 1/a del decreto). «Dobbiamo supportare l'Autorità portuale e insieme trovare le modalità tecniche e politiche per superarle» ha detto il presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni che ritiene l'escavo dei fondali «il presupposto di qualunque strategia di sviluppo dello scalo».

Infine, il Comitato vorrebbe destinare il 15% delle tasse di approdo ai lavoratori della Culp, rappresentanti di una categoria, quella delle compagnie portuali, in generale difficoltà in tutti i porti italiani, con il governo che vorrebbe addirittura azzerarli.