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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Infrastrutture

Porti nordeuropei crescono con le grandi navi

Rotterdam, Amburgo e Anversa hanno registrato nel 2014 incrementi del traffico containerizzato grazie soprattutto al maggior numero di Ulcv accolte


Risultati produttivi da record si profilano nel 2014 per i principali hub containerizzati nordeuropei grazie all'approdo sempre più frequente delle mega-navi. Nonostante la congestione nei porti, riferiscono theloadstar.co.uk e Cisco,  dopo che le importazioni containerizzate Asia-Nord Europa sono cresciute dell'8%, Rotterdam, Amburgo ed Anversa hanno tutti quanti riportato una solida espansione nei primi nove mesi di quest'anno. La crescita è giunta in conseguenza del fatto che essi si sono attrezzati per la ristrutturazione degli orari in seguito alla creazione di quattro alleanze est-ovest, nonché allo scopo di far fronte al numero in aumento di Ulcv (Ultra Large Container Vessels). Rotterdam ha assistito ad un incremento dei propri risultati del 4,2% rispetto al periodo gennaio-settembre del 2013 sino a 9,2 milioni di teu, mentre il vicino scalo belga di Anversa ha fatto registrare una crescita del 5% sino a 6,7 milioni di teu. Tuttavia, l'incremento maggiore è stato fatto registrare da Amburgo, con 7,4 milioni di teu lavorati nel periodo in questione (+6,4%). Nondimeno, la crescita non è stata conseguita senza sofferenze: i terminal containerizzati a Rotterdam ed Amburgo in particolare sono stati portati fino al loro limite e le linee di navigazione hanno dirottato diversi scali alla volta dei vicini concorrenti di Anversa e Bremerhaven. Anche per questo motivo gli scali nordeuropei si stanno adoperando per potenziare ulteriormente le movimentazioni verso il trasporto fluviale su chiatte e verso quello ferroviario.