|
adsp napoli 1
18 aprile 2024, Aggiornato alle 12,55
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Armatori

Le cento persone più influenti dello shipping

Il consueto editoriale di fine anno del Lloyd's List critica con ironia la sfrontatezza degli armatori, e stila la classifica delle cento personalità dello shipping


© Lloyd's List  
 
Ricordate il tormentone dei Monty Python, "nessuno si aspetta l'inquisizione Spagnola"?. Ebbene, nessuno se l'aspetta davvero.
Le portacontainer stanno diventando troppo grandi? Ecco a voi la nave da 20mila teu. Il picco del petrolio ha fatto sì che il prezzo del greggio rimarrà elevato per secoli? Ecco a voi la "rivoluzione" del gas di scisto. E che dire di tutti i big dello shipping che l'anno scorso affermavano che l'offshore è il posto giusto dove stare? Ora che il prezzo del petrolio è sceso a tal punto da permetterti di andare a trovare la cognata a Natale, la prospettiva offshore sembra un po' logora e lo shipping pare migliore. Potrebbe essere quindi un buon momento per comprare gli slot disponibili in Corea del Sud e i cantieri in Cina. Ah già, Scorpio l'ha già fatto. Il trasporto delle rinfuse secche ha uno splendido futuro, eccetto nel 2015, quando invece era stato promettente fino a ieri.
 
Ora, "disastroso" è la parola che viene in mente. Mescola bene e avrai la ricetta per un anno molto interessante da quando abbiamo pubblicato la nostra Lloyd's List Top 100 che non sembra rispettare gli eventi che hanno caratterizzato quest'anno. Il nostro capo, il presidente della Republica Popolare Cinese Xi Jinping è alla ricerca di nuovo consenso visto che a giugno il ministero del Commercio ha deciso di affossare l'alleanza P3 tra Maersk, Mediterranean Shipping Company e Cma Cgm. Anche se l'economia cinese sta rallentando, per la nazione è stato un buon anno nella scena mondiale così come negli affari marittimi. L'opinione del ministero del Commercio ha rappresentato per il mondo la più influente decisione antitrust che ha schiacciato qualunque iniziativa anticoncorrenziale per le compagnie cinesi e quelle vicine ad esse.
 
Prima che Jinping prendesse il potere, la via della seta marittima dalla Cina all'Africa sapeva di magniloquente piano quinquennale. Con Jinping sembra addirittura formidabile.
Nel momento in cui questo articolo viene scritto, il prezzo del West Texas Intermediate è di 67 dollari al barile. I fattori che determinano questo ribasso non sono particolarmente inaspettati, ma vengono in ogni caso sentiti come una sorpresa.
La Organisation of the Petroleum Exporting Countries (OPEC), su iniziativa dell'Arabia Saudita, ha rifiutato di limitare la sua produzione, nel tentativo di portare il prezzo al di sotto della soglia minima con la quale i produttori di gas statunitensi possano arricchirsi. Chissà per quanto tempo può andare avanti la cosa prima che l'OPEC si inginocchi o abbia oppositori tra le fila, intanto il prezzo del greggio è un ascensore in discesa.
Il petrolio a 60 dollari al barile determinerà enormi cambiamenti nello shipping, spostanto i volumi delle rotte commerciali, deviando gli investitori dall'offshore alle azioni delle compagnie armatoriali, migliorando così i tassi di crescita della Cina nel momento in cui i costi energetici si indeboliscono, ripristinando la domanda di importazione.
 
Un altro messaggio dal mondo dello shipping è: se ti senti troppo grande, semplicemente espanditi un po' di più. Troverai sempre i soldi. Con il sostegno delle private equity, i principali investitori e le banche possono sempre incoraggiare a sborsare. Lo shipping è una delle ultime arene del mercato globale nella quale si possono lanciare grandi piani e trovare il modo di andare avanti. Superata la curva di mercato della costruzione delle chimichiere, Emanuele Lauro di Scorpio si è spostato sulle rinfuse solide e più recentemente nelle ultra large container ship. Una mossa che avrebbe reso orgoglioso Aristotele Onassis in persona. Stiamo ancora aspettando come potrà tirarsi fuori, soprattutto nel dry bulk dove due nuove nuovi giganti sono entrati in scena. C'è Star Bulk Ocean Carriers, frutto di una fusione tra la compagnia omonima e Oceanbulk, diventato il più grande operatore quotato di rinfuse secche degli Stati Uniti, e le due entità di John Fredrikson, Golden Ocean e Knightbridge che determinerà un altro gigante delle rinfuse, settore rischioso in questo momento.
Star Bulk fa grandi passi avanti, ma deve affrontare un deficit di finanziamento per le nuove costruzioni di 102 milioni di dollari. Pochi si domandano se troverà i fondi. George Economou, armatore, magnate, fondatore e amministratore delegato della compagnia DryShips quotata alla borsa di New York ha dovuto arrampicarsi questo autunno per tappare una carenza di finanziamenti per 700 milioni di bond. Ha lanciato una nuova emissione di azioni, con l'impegno di acquistare di tasca propria 80 miloni di azioni. Ha tempo fino a dicembre.
Se il 2015 si rivelerà fastidioso per i tassi i interese delle rinfuse solide, molti grandi operatori del secco dovranno trovare il modo di ottenere nuovo contante, altrimenti dovranno tagliare i dividenti. Chi lo sa.
 
L'Inquisizione Spagnola è stata una cosa terribile, ma altrettanto potranno rivelarsi le soprese che riserverà lo shipping. Il mercato cambia rapidamente, gli eventi geopolitici creano rischi e opportunità e gli armatori più furbi in qualche modo sopravviveranno. Sono questi sopravvissuti, dalla Cina alla Grecia passando per Wall Street, che colorano l'identità di questa industria. Possano prosperare a lungo.

1. Xi Jinping, Cina
2. Nils Andersen e Søren Skou, AP Moller-Maersk
3. Opec e gli uomini del petrolio
4. John Angelicoussis, Angelicoussis Shipping Group
5. Altro?
6. Famiglia Aponte, Mediterranean Shipping Company
7. Eyal Ofer, gruppo Zodiac
8. Idan Ofer, Quantum Pacific Shipping Group
9. Emanuele Lauro, Scorpio Group
10. John Fredriksen, Seatankers

La compagnia italiana Grimaldi Lines, guidata da Emanuele e Gianluca Grimaldi, si trova al numero 49. Roberto Giorgi (V Ship) al 65. Infine Cecilia Eckelmann-Battistello (Contship Italia) insieme a Thomas Eckelmann (Eurokai) al 99.

 
Nella foto, i Monty Python a teatro