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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Soccorso in mare, ci pensa il robot

Il Centro Nato della Spezia ospita i primi test del sistema automatico per aiutare persone in pericolo che è parte del progetto europeo Icarus


Dopo gli automi che si affrontano nel blu profondo, ecco i robot che aiutano persone in pericolo. Nel prossimo futuro dispositivi automatici per la ricerca e il soccorso (in inglese: Search and Rescue, Sar) potranno contribuire a salvare vite umane più velocemente e in maggior sicurezza. Il progetto Icarus (Integrated Components for Assisted Rescue and Unmanned Search operations), finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Settimo Programma Quadro, sta sviluppando robot che potranno aiutare i soccorritori a localizzare e salvare persone in pericolo in zone colpite da disastri. Il Centro Nato Cmre ospita i primi test dell'inedito sistema integrato per la ricerca e il soccorso automatico in mare, che è parte del più ampio sforzo di Icarus, dotato pure di una componente terrestre. La nuova piattaforma robotizzata è costituita da veicoli di superficie (Unmanned Surface Vehicles, Usv) ed aerei (Unmanned Aerial Systems, Uas), in grado di comunicare e collaborare tra loro. Il Cmre è uno dei 24 partner del progetto Icarus, insieme alla Marina Portoghese e al Belgian First Aid and Support Team (B-Fast) che hanno dato la loro disponibilità ad adottare per primi i nuovi sistemi.