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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Paesi Bassi, gli armatori spingono per le riforme

Le associazioni di categoria del paese nordeuropeo lamentano la presenza di troppi vincoli burocratici che limitano l'attività degli operatori del settore  


Tutto il mondo è paese. Anche l'Olanda, eccellenza mondiale nella logistica e nell'organizzazione portuale, lamenta troppa burocrazia nel settore. Sembra assurdo, eppure c'è chi davvero ha affermato una cosa del genere. «I politici e tutti i livelli di governo devono essere consapevoli del fatto che il cluster marittimo è un organismo integrato e che dobbiamo avere una strategia marittima non ambigua». Ad affermarlo è Arie Kraaijeveld, presidente dell'associazione olandese Nederland Maritiem Land (Nml), che lamenta l'eccessiva presenza di vincoli burocratici che limitano l'attività degli operatori del settore. Kraaijeveld ha introdotto l'argomento parlando nei giorni scorsi in occasione di una conferenza stampa convocata all'inizio dell'evento annuale World Port Days svoltosi a Rotterdam. Con lui, riferiscono Worldcargonews.com e Cisco, Tineke Netelenbos, ex ministra dei trasporti olandese, ora presidente della Kvnr (organizzazione degli armatori olandesi) e Albert Engelsman, direttore della Wagenborg Shipping e vice presidente della Kvnr. Tutti e tre sollecitano il governo ad approntare una "task force marittima" con il compito di sbarazzarsi "della normativa non necessaria che ostacola il settore" e di far sì che la politica marittima stia in cima all'agenda strategica. 
«A causa delle leggi superflue stiamo mandando via attività, invece di attirarle» ha detto Engelsman. Egli ravvisa un netto contrasto fra la situazione nei Paesi Bassi e quella di Singapore, che a suo dire dispone di una politica marittima proattiva. 
La Netelenbos ha illustrato i problemi che secondo lo Nml affliggono il settore con riferimento allo scalo a Rotterdam previsto per il 26 settembre della più grande nave da crociera del mondo, la Oasis of the Seas della Royal Caribbean. «Seimila passeggeri sbarcheranno a Rotterdam ed altri seimila saliranno a bordo quindici giorni dopo» ha detto la Netelenbos. «Nel frattempo, la nave sarà sottoposta a manutenzione e riparazioni presso i cantieri navali Keppel Verolme di Rotterdam. Il problema consiste nel fatto che i duecento operai aggiuntivi extracomunitari che saranno impiegati a supporto nei cantieri navali dovranno essere autorizzati singolarmente e non come gruppo, il che è solo fonte di costi addizionali e dà una cattiva impressione». Lo Nml ha inoltre lamentato il fatto che i Paesi Bassi siano il solo stato dell'Unione Europea privo di una politica anti-pirateria che consentirebbe di impiegare guardie armate private sulle navi battenti bandiera olandesi. «L'anno scorso, 90 navi mercantili olandesi sono passate sotto altre bandiere e circa la metà di loro lo hanno fatto per quella ragione» afferma la Netelenbos.