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23 aprile 2024, Aggiornato alle 10,08
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Wärtsilä Napoli, dalla Fiat ai refrigeranti

La multinazionale finlandese dei motori avvia un piano di riconversione dell'officina partenopea che, senza tagliare il personale, arricchisce la produzione


di Paolo Bosso 
 
30 persone per prendersi cura dei motori dei traghetti di Porta di Massa e delle navi commerciali dei principali armatori campani. È la sede di Wärtsilä a Napoli, storica azienda finlandese specializzata nella fabbricazione di sistemi di propulsione per uso marino e per le centrali elettriche.
 
Nessun esubero e nuove produzioni
Quella partenopea è una sede che fa capo a una multinazionale da quasi 5 miliardi di euro di fatturato (2012), ma forse, proprio per questo, costituisce una roccaforte al riparo dal piano di esuberi avviato qualche mese fa dall'azienda che, alle prese con l'imperativo del risparmio sul costo del lavoro, prevede 90 esuberi in Italia. «In questi tempi di riduzione del personale -spiega il "boss" e manager di Wärtsilä a Napoli Pierfrancesco Cassandra- da qui non se ne va nessuno, anzi, entro fine anno vogliamo aumentare le attività di questa  officina. Alla manutenzione ordinaria vogliamo aggiungere ed implementare la manutenzione di refrigeranti e testate riorganizzando gli spazi e ammodernando la struttura, senza abbandonare l'attività attuale, visto che abbiamo una clientela locale abbastanza numerosa». È l'impostazione di lavoro basata sul value stream mapping (produrre e distribuire in loco), uno degli elementi fondamentali della produzione snella, il metodo di lavoro post-fordiano di cui Toyota è stata pionere. 
Entro fine anno nell'officina di Napoli verranno aggiunti 200 metri quadri (ora sono 800) e installata una nuova gru da 3 tonnellate di portata. «Se il trend dei volumi per questa officina di Napoli continua ad essere positivo, oggi è del 30% in più rispetto all'anno scorso, sicuramente si genererà opportunità di lavoro quantomeno per l'indotto, ma per conferme di questo tipo ci vorrà ancora del tempo» spiega Cassandra. 
 
La storia napoletana di Wärtsilä
Basta farsi un giro in officina, a calata Porta di Massa, di fronte il terminal dove partono i traghetti per Procida, per trovarsi di fronte a una realtà che è un piccolo gioiello. La sua storia è un misto di tradizione operaia e tradizione navalmeccanica italiana. Lo stabilimento nasce all'inizio degli anni '40 come parte del gruppo Fiat che nel 1966, in accordo con Iri, trasferisce questo settore di produzione all'azienda che sarà poi la storica Grandi Motori Trieste. Nel 1984 quest'ultima diventa divisione Fincantieri e nel 1999 sia Grandi Motori Trieste che l'officina di Napoli entrano in Wärtsilä. Nel 2000 viene istituita la Wärtsilä Italia S.p.A. «Attualmente siamo un po' sacrificati con gli spazi perché il carico di lavoro è aumentato» mi racconta Rosario Varriale, che qui ha iniziato come coordinatore di tutte le attività di risorse e oggi è manager dell'officina. Mi accompagna nella visita del capannone in cui lavora da 25 anni, guidandomi tra una baraonda perfettamente ordinata fatta di bielle, cilindri, testate e pistoni ad altezza d'uomo. «Qui ci sarà lo spogliatoio, qui lo spazio dove sarà stoccato il materiale, qui la sala metrologica». Varriale già sa cosa diventerà questa officina tra qualche mese, e non vede l'ora. Per intenderci, qui ci si prende cura di motori tra i 12 e i 20 cilindri con potenze di decine e decine di megawatt, e alesaggi vicini al mezzo metro.
 
Che cos'è Wärtsilä
Wärtsilä detiene il record di propulsore più potente al mondo, il Sulzer RTA96C, 14 cilindri in linea due tempi, tre/quattro piani di altezza per 110mila cavalli. L'officina di Napoli è una delle cinque città dove l'azienda Finlandese opera in Italia. Le altre sono Trieste, nello storico stabilimento di Grandi Motori, Genova, Milano, infine Taranto e La Spezia dove rifornisce l'arsenale della Marina Militare. In tutto il mondo impiega 19mila persone e oggi è una delle principali aziende produttrici di dual fuel: 67 installazioni power plant per un totale di 4600 megawatt prodotti. Nel settore mercantile vanta 153 installazioni tra gas naturale liquefatto, multigas, ro-ro, traghetti e offshore. Oggi produce motori in linea con le nuove normative dell'International Maritime Organization sulle emissioni, in arrivo dal 2015.