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19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
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Nicaragua, nasce (sulla carta) il canale dei record

Il governo del paese centroamericano affida la realizzazione dell'opera interoceanica ad una società di Hong Kong. Il percorso sarà 200 km più lungo di Panama


Un canale lungo 278 chilometri che consentirà di passare dall'oceano Atlantico al Pacifico senza dover navigare fino a Capo Horn e quindi alternativo al corso d'acqua artificiale di Panama. E' un'opera ambiziosa quella che il governo del Nicaragua ha deciso di realizzare affidando l'incarico alla società HK Nicaragua Canal Development Investment (Hknd), con sede a Hong Kong. Il Gran Canal Interoceanico non esiste ancora, ma è già impressionante nei numeri: 200 chilometri più lungo del canale di Panama, largo tra i 230 e i 520 metri e con una profondità trai 27,6 e i 30 metri. Potrebbe permettere il passaggio di super portacontainer da 400mila tonnellate. L'investimento sarà di circa 40 miliardi di dollari. Un'impresa complessa che, a regime, dovrebbe dare lavoro a 50mila persone (200mila nell'indotto) e andrà da Punta Gorda nel Mar dei Caraibi alla foce del fiume Brito sul Pacifico passando per 105 chilometri attraverso il Lago Nicaragua e lungo il fiume Tule. L'avvio delle operazioni è previsto a dicembre per concludersi, dopo cinque anni, nel 2019. Il gruppo Hknd – che realizzerà l'opera e potrà gestirla per i prossimi 50 anni – è una società privata guidata dal quarantunenne Wang Jing, però molti analisti sospettano che la società sia sostenuta da fondi dello Stato cinese. Il tracciato del canale è stato definito tra sei proposti, ma le associazioni ambientaliste non hanno comunque risparmiato aspre critiche al governo nicaraguense, denunciando la totale assenza di studi preventivi sull'impatto ambientale e sociale.