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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Logistica

Infrastrutture, la spesa delle opere "non" realizzate

L'Osservatorio dei "Costi del non fare" di Agici Bocconi la valuta intorno ai 60 miliardi di euro all'anno 


Sessanta miliardi di euro all'anno. Non si tratta della cifra utilizzata per qualche lodevole iniziativa pubblica, ma dei soldi letteralmente buttati per tutto ciò che "non" viene o verrà (presumibilmente) realizzato nei prossimi anni in Italia. E' quanto evidenzia la stima dell'Osservatorio dei "Costi del non fare", di Agici Bocconi, effettuata sui costi economici, sociali e ambientali delle opere bloccate nella Penisola. Lo studio prende in considerazione le grandi infrastrutture collegate alla realizzazione della banda larga ed ultralarga, la mobilità e la logistica dei trasporti, l'energia e l'efficienza energetica. Nel calcolo complessivo rientrano però anche le azioni locali, necessarie ma non implementate, come le piste ciclabili, gli interventi sulle scuole e sugli edifici efficienti, sulle reti web e su una illuminazione pubblica intelligente. La ricerca, che analizza il periodo dal 2012 al 2027, si proietta 15 anni nel futuro e c'è quindi il rischio (l'auspicio) che alcune previsioni possano essere contraddette da prossimi mutamenti in campo tecnologico o nella situazione economica e politica del Paese. Secondo le stime dell'Osservatorio, comunque, il comparto delle telecomunicazioni sarà quello che avrà maggiori problemi, con 429 miliardi di euro "persi" in 16 anni. Segue il rinnovamento del sistema del trasporto ferroviario, con 129 miliardi. In questo caso accanto agli investimenti nell'alta velocità, quella che serve davvero è la ristrutturazione delle linee ferroviarie convenzionali. Seguono strade, autostrade, tangenziali a pedaggio (96 miliardi di costi); la logistica (oltre 73 miliardi di euro, soprattutto in campo portuale). E soprattutto l'energia, sia sul versante degli impianti di produzione e delle reti di trasmissione e accumulo (65 miliardi) che su quello dell'efficienza energetica (46 miliardi, considerando rinnovabili termiche, caldaie a condensazione e cogenerazione industriale).