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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Politiche marittime

Il circolo vizioso dell'lng

Le navi a gas non navigano perché non ci sono ancora i terminal. I porti non si attrezzanno perché non ci sono ancora le navi


di Redazione 
 
Il mercato e la logistica del gas naturale liquefatto (lng) partirà quando verrà spezzato un circolo vizioso, quello tra i terminal che aspettano le navi e le navi che aspettano i terminal. Infatti, i costi che i porti devono sostenere per attrezzarsi con centri di rifornimento lng spesso non sono coperti dal numero di navi che ne farebbe uso nell'immediato, e al tempo stesso le navi che adottano un sistema tradizionale sono ancora molto maggiori di quelle ad lng, per cui ad un armatore non conviene ancora navigare con una nave così, risultando scomodo e costoso.
Il primo rifornimento di lng in un porto italiano, avvenuto il 16 maggio a Civitavecchia, rappresenta però un fatto importante. In primo luogo perché è il primo rifornimento di questo tipo in Italia, in secondo luogo perché costituisce un precedente che incentiva alla logistica di questo combustibile.
Sull'lng sono riposte molte speranze. L'International Maritime Organization vorrebbe estendere l'Emission Control Area (ECA, zone dove le navi devono navigare con combustibile a bassissimo contenuto di zolfo) non solo in Europa, ma addirittura nel Mediterraneo. Per ora, a partire dal 2016, l'ECA verrà applicato solo in nordamerica. Questo perché le spese che prima o poi gli armatori dovranno sostenere per adeguare le loro navi alle rigide norme ambientali sono troppo alte, e la crisi ancora troppo forte. 
A Civitavecchia l'operazione di rifornimento è stato un lavoro congiunto tra l'Autorità portuale e la società olandese Lng Europe sulla nave norvegese Bokn, con un sistema di rifornimento simile a quello che Lng Europe utilizza nei suoi terminal in Belgio (il più grande impianto per l'esportazione di lng si trova in Norvegia, ma è chiuso fino alla metà di giugno per manutenzione).
Bokn emetterebbe il 30% di emissioni di anidride carbonica in meno rispetto a una nave tradizionale, e il 90% meno di azoto. Inoltre annulla quasi del tutto i rumori della sala macchine e il fumo.