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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Politiche marittime

Bruxelles vara le nuove linee guida sul cabotaggio marittimo

La Commissione rivede i servizi di pubblica utilità per offrire direttive più chiare sui contratti


La Commissione Europea ha presentato nuovi orientamenti in merito all'interpretazione del regolamento comunitario relativo alla fornitura di servizi di cabotaggio marittimo all'interno di uno Stato membro. L'obiettivo è di offrire alle autorità competenti direttive più chiare riguardo all'aggiudicazione di contratti di servizio pubblico per garantire collegamenti adeguati con le isole e le regioni periferiche che dipendono in grande misura dal trasporto via mare. La comunicazione interpretativa giunta da Bruxelles fornisce in particolare indicazioni sul campo di applicazione della libera prestazione dei servizi nel settore del cabotaggio marittimo, su quali servizi sono soggetti al regolamento, sulla procedura di aggiudicazione dei contratti di pubblica utilità e sulla loro durata massima (che passa da 6 a 12 anni), oltre alle norme relative agli equipaggi delle navi impiegate in attività di cabotaggio. Include inoltre disposizioni transitorie per la Croazia.
La Commissione ha anche presentato il quinto report biennale sul cabotaggio marittimo comunitario, nel quale è evidenziato come il settore abbia visto una crescita costante in termini di volumi di merci e passeggeri movimentati fino al 2007, dopo il quale ha invece iniziato a decrescere a causa della crisi economica. I dati, aggiornati al 2013, mostrano in particolare come i mercati più importanti dal punto di vista del traffico merci siano quelli di Regno Unito e Spagna (entrambi all'incirca 80 milioni di tonnellate l'anno), seguiti dall'Italia (60 milioni). Nel traffico passeggeri guida la classifica la Grecia con 60 milioni di utenti all'anno, seconda l'Italia con 40 milioni di passeggeri.