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15 aprile 2024, Aggiornato alle 20,05
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Riforma portuale, il cluster chiede più trasparenza

Con un comunicato congiunto, Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedarlinea, Fedepiloti, Federagenti e Federimorchiatori sottolineano la centralità delle Autorità portuali


Le principali associazioni del cluster marittimo italiano sottolineano l'importanza di alcuni punti inerenti la riforma della legge portuale 84/94. Attraverso una comunicazione congiunta, Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedarlinea, Fedepiloti, Federagenti e Federimorchiatori evidenziano l'importanza, nell'ambito dell'attività parlamentare per la riforma della legge 84/94, di apportare chiarezza su alcuni elementi della legislazione per i porti.
Secondo le associazioni, la centralità delle Autorità e il mantenimento di alcune normative attuali costituiscono una buona ossatura da cui partire per il progetto di riforma. Per questo il cluster:
«sottolinea l'importanza del controllo e della presenza delle Autorità centrali nella fase conclusiva dei procedimenti in materia di disciplina ed organizzazione dei servizi tecnico-nautici al fine di consentire che la tutela della sicurezza della navigazione continui ad essere omogeneamente garantita su tutto il territorio nazionale, evitando che un difforme ed eterogeneo apprezzamento degli standard di sicurezza, a livello locale, possa costituire un anomalo strumento di concorrenza tra porti;
rileva che le norme vigenti ed i relativi procedimenti finora adottati garantiscono non solo il ruolo di controllo delle Autorità centrali ma valorizzano anche la competenza e le attribuzioni delle Autorità portuali e delle Capitanerie di porto nelle istruttorie in materia di disciplina, organizzazione e conseguente tariffazione dei servizi tecnico-nautici;
«ribadisce la piena condivisione delle modalità istruttorie e decisionali previste nella proposta di modifica dell'art. 14 della legge n. 84/94 fatta propria da tutte le componenti politiche nell'ambito della riforma della citata legge. Modalità che, peraltro, non si discostano da quelle contenute nell'Accordo interassociativo del 12 aprile 2007 sottoscritto dalle scriventi;
Infine la nota evidenzia «l'urgenza e la necessità di una sollecita finalizzazione della citata modifica dell'art. 14 della legge n. 84/94 al fine di evitare possibili anomale interpretazioni della normativa vigente in materia di controllo da parte delle Autorità centrali dei provvedimenti in materia di disciplina, organizzazione e della conseguente tariffazione dei servizi tecnico-nautici».