|
adsp napoli 1
19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Sciopero, Nord Sardegna e Gioia Tauro si tirano fuori

Il primo, con l'Authority, in polemica con i sindacati. Il secondo, con i sindacati, non vuole perdere traffico


I porti del Nord Sardegna e quello di Gioia Tauro si tirano fuori dallo sciopero dei porti italiani in corso e proclamato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Stamattina nei porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres è stato revocato lo stop. «Una decisione difficile – scrive in una nota l'ente sardo - maturata proprio questa mattina alla luce della mancanza totale di adesione da parte dei dipendenti delle imprese portuali olbiesi e portotorresi all'iniziativa invocata dalle tre sigle sindacali nazionali. Scelta i cui motivi non spetta ai dipendenti dell'Autorità Portuale dare motivazione». 
I sindacati non riescono ad "entrare" efficacemente nei porti secondo l'Authority del Nord Sardegna. «Quella di oggi non è una bella pagina nella storia della portualità del Nord Sardegna, dove le iniziative sindacali sembrano aver perso valore ed incisività e le problematiche legate allo stato occupazionale dei dipendenti, specialmente quelli in cassa integrazione, non verranno debitamente rappresentate all'esterno e, con ogni probabilità, continueranno a restare tali». Da qui una messaggio freddissimo rivolto alle associazioni di categoria: «Eventuali e future iniziative sindacali verranno meglio esaminate prima di essere intraprese». 
Passando a Gioia Tauro, il Sindacato Unitario Lavoratori non aderisce allo sciopero, anche loro in polemica con i sindacati, cioè con loro stessi. «Perché – si chiede - dopo oltre un anno di silenzio solo ora il sindacato confederale indice le assemblee con i lavoratori?». «Perché ai lavoratori non è stata distribuita nessuna bozza per il rinnovo del contratto? Perché invece il sindacato confederale non esige il rispetto del medesimo contratto vigente a Gioia Tauro? Perché non si è fatto nulla per la pausa pasto, i tempi di vestizione e l'igienizzazione dei dpi? Perché da oltre 12 anni il sindacato confederale si oppone alla volontà dei lavoratori e non vengono elette le Rsu?». Ma sul finale del comunicato la demagogia sparisce ed emerge il vero motivo del no allo sciopero. Stiamo parlando di uno dei primi porti di trasbordo del Mediterraneo, direttamente collegato con le rotte transoceaniche. Per quale motivo scioperare, si chiede SUL, ora che la P3 (l'alleanza armatoriale tra le prime tre compagnie mondiali, la danese Maersk, la svizzera Msc e la francese Cma Cgm) «dovrebbe portare nuovi volumi a Gioia Tauro e si prospetta anche il rientro di Maersk»?.